Una volta si diceva che le grandi squadre ed i migliori affari si progettavano in inverno e si chiudevano in primavera. La crisi generale e anche quella del calcio fa si che acquistando i giocatori a marzo o aprile trovi meno concorrenza ma anche presidenti che ancora sperano di trovare soldi altrove per tappare le falle di bilancio e sono poco propensi a vendere i migliori giocatori.
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Costruire o ricostruire, l’importante è fare presto
Non ci sono ancora certezze per l’allenatore della prossima stagione, ma non c’è tempo da perdere
Ecco che agendo più tardi spuntano le occasioni dell'ultima ora, giocatori dichiarati incedibili che improvvisamente vengono messi in vendita per esigenze di bilancio, oppure ancora più avanti nel tempo atleti in eccesso che potrebbero invece fare comodo alla squadra acquirente.
Tutto questo però quando lo staff tecnico e dirigenziale di un team è a posto con il contratto ed è certo di restare a comandare e allenare. In casa Fiorentina Pradè ha il contratto in scadenza (ma il rinnovo pare essere una formalità) mentre Montella appare sempre più indeciso sul da farsi.
Se fino ad un mese fa il motto del tecnico campano era "Non c'è nessuna possibilità che non resti alla Fiorentina", adesso è spuntato come post scriptum "fino a prova contraria". Come dire tutto e il contrario di tutto.
L'impressione degli addetti ai lavori è che Montella stia meditando di cambiare aria, tanto che anche Andrea Della Valle, benché forte di un contratto di altri due anni, lunedì sera nel pre partita ha dichiarato a Radio Blu che presto si sarebbero incontrati per discutere sul futuro.
Non si può trattenere nessuno a forza (ricordiamoci però che c'è una clausola da pagare in caso di rescissione unilaterale) e quindi quello che ci sentiamo di scrivere è di fare alla svelta a decidere chi sarà a guidare la Fiorentina nella prossima stagione. Solo dopo con l'avallo del tecnico dovrà essere portata avanti la campagna acquisti.
Ogni allenatore predilige un certo tipo di gioco e calciatori con determinate caratteristiche. Dal connubio tra allenatore e direttore sportivo dovrà nascere la nuova Fiorentina. Insomma gli acquisti dovranno essere fatti in sintonia altrimenti si rischierebbe, e non sarebbe la prima volta, di portare a Firenze grandi o buoni giocatori non funzionali al metodo di gioco scelto dal tecnico. Non faccio nomi, ma l'esempio più eclatante è evidentissimo.
Per chiudere chiedo velocità nel costruire i quadri dirigenziali e tecnici e sintonia massima fra le parti. È troppo? Non credo proprio per una bella Fiorentina.
SAVERIO PESTUGGIA
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