Presente ad Amalfi per ritirare il premio Football Leader, Pantaleo Corvino, probabile nuovo direttore sportivo della Fiorentina, si è lasciato sfuggire su palco qualche battuta sul suo futuro: "Ho sempre lavorato con grande determinazione. Talenti scoperti? Non mi prendo i meriti, il lavoro duro sta nel prendere un ragazzo di 12-13 anni e farlo crescere in una struttura importante. Sono molto felice di questo premio perché me lo sento del tutto meritato.
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Corvino: “C’è stata una chiacchierata con i DV. Firenze casa mia”
Pantaleo Corvino ha parlato ad Amalfi visibilmente imbarazzato: "A Firenze mi sento a casa, sarebbe un ritorno gradito"
Fiorentina? Ho appena finito un ciclo di 18 mesi con il Bologna in cui ho conquistato una serie A. Adesso non posso nascondere che a Firenze mi sento a casa. Ho vissuto già 7 anni lì, e non nascondo che c'è stata una lunga chiacchierata con i fratelli Della Valle, ma per ora niente di più".
Ai microfoni di Radio Bruno ha poi aggiunto: "Bernardeschi è un giovane importante, è un riconoscimento verso il lavoro che fanno le squadre verso i giovani. Quando arrivano delle potenzialità come queste ti senti orgoglioso. Non è stata una mia scoperta, quando sono arrivato alla Fiorentina aveva 13 anni e adesso, che son passati 7 anni, mi sento orgoglioso del lavoro che ho fatto. E' arrivato a livelli importanti.
Babacar? Tanti giovani come Matos, Piccini, Seculin, Acosty fanno parte di un gruppo con cui la Fiorentina ha fatto un lavoro importante, sia dal punto di vista calcistico che umano.
Il lavoro di Paulo Sousa è stato straordinario, ha permesso alla Fiorentina di essere protagonista in campionato restando nelle prime posizioni in classifica per tanto tempo.
Aspettarmi a Firenze? C'è stata una prima chiacchierata con la società viola, vediamo. A Firenze ho vissuto 7 anni importanti ed è stata sempre una casa per me.
Gomez e Rossi? Sono situazioni che al momento non mi riguardano".
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