E se sul finire della gara di sabato con il Venezia avessimo visto in anteprima il centrocampo viola che scenderà in campo mercoledì sera a Torino? Con Gaetano Castrovilli sicuramente out e Jack Bonaventura che manca dalla partita casalinga contro il Bologna (13 marzo), Vincenzo Italiano nella semifinale di Coppa Italia sarà costretto a ridisegnare la propria linea mediana. I centrocampisti a sua disposizione restano quindi quattro: bomber Torreira, Duncan, Maleh ed Amrabat. A questi potrebbe aggiungersi in extremis, almeno nell'elenco dei convocati, proprio Bonaventura, il cui recupero, adesso, dopo lo stop forzato di Castrovilli, si rivela fondamentale anche e soprattutto in ottica campionato. Ecco che allora il ballottaggio per la terza maglia disponibile in vista di mercoledì potrebbe essere davvero tra i due marocchini viola, considerando che l'uruguagio è intoccabile e Duncan contro i lagunari era partito dalla panchina. Fin qui in stagione Italiano mai ha rinunciato a due mezzali autentiche ed ha sempre considerato Torreira ed Amrabat alternativi nel ruolo di centrocampista centrale. La situazione potrebbe cambiare, però, a causa dell'emergenza attuale che vive il reparto. E dal 4-3-3 tipico della Viola targata-Italiano, a seconda del momento della gara, si potrà passare ad un Torreira in versione trequartista nel 4-2-3-1 visto negli ultimi scampoli di gara contro la formazione veneta. In questo caso Amrabat e Duncan sarebbero i due mediani muscolari. Se la scelta ricadesse, invece, su Maleh, l'ex Venezia verrebbe impiegato sul centro-destra (con l'ex Sassuolo dall'altra parte), giocando però a piede invertito essendo un mancino autentico. Ultima alternativa disponibile: Amrabat centrale, Torreira mezzala a tutto campo e sul centro-sinistra uno tra Duncan e Maleh.
Viola News
I migliori video scelti dal nostro canale
news viola
Contro la Juve spazio ad un centrocampo inedito: Amrabat in rampa di lancio?
Castrovilli out, Bonaventura forse rientra tra i convocati: l'ex Verona in campo con Torreira non è un'ipotesi così remota
© RIPRODUZIONE RISERVATA