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Contro il Cesena come con la Juve: stessa concentrazione con i bianconeri minori

I viola dovranno essere bravi a non avere un atteggiamento soft con i romagnoli. Ci vorrà la stessa grinta mostrata contro la Vecchia Signora

Redazione VN

Dalla Juventus al Cesena. Dal bianconero al bianconero. I colori che la Fiorentina affrontrerà in campionato sono gli stessi della scorsa settimana. Cambierà eccome la forza dell'avversario. Venerdì 5 dicembre la capolista, ko solo una volta in Serie A fino adesso. Domani, una formazione in crisi di gioco, con un nuovo allenatore, visto l'esonero di Bisoli e l'arrivo di Di Carlo, penultima in classifica e che non vince dal primo turno, 1-0 al Parma il 30 agosto.

Nel giro di nove giorni, la Fiorentina passerà dal match più sentito a Firenze, quello con la rivale di sempre, ad uno... “normale”. Ma si sa che spesso sono le gare contro le compagini più piccole, quelle in lotta per non retrocedere, ad essere le più importanti per l'economia del campionato. Per questo motivo, i ragazzi di Vincenzo Montella dovranno avere la stessa grinta, voglia e concentrazione mostrate nelle ultime partite, soprattutto in quella contro la Juventus in cui si è vista la grande attenzione e disciplina tattica di Borja & co., nonostante le poche occasioni da gol create. Contro il Cesena ci potrebbe essere il rischio di un atteggiamento soft, ma è proprio questo l'errore che i gigliati dovranno evitare. E' qui che si vede la crescita e il grado di maturità di una squadra. Contro i romagnoli non dovrà cambiare niente sul piano delle motivazioni (decisive nel calcio), anche perché i viola hanno la possibilità di guadagnare punti sulle concorrenti per il terzo posto, dato che nella stessa giornata ci saranno Juventus-Sampdoria, Genoa-Roma e Milan-Napoli. Un turno favorevole sulla carta. Già, sulla carta perché poi è sempre il campo a dare la sentenza. Solo per fare due esempi, in molti avrebbero scommesso l'1 in schedina su Inter-Cagliari e Milan-Palermo. Come sono andate, poi, a finire queste due partite lo sappiamo. La Fiorentina, allora, dovrà far valere il suo maggior tasso tecnico e le sue doti nel palleggio, cercando di prendere subito in mano le redini del gioco e non dando coraggio ai padroni di casa che cercheranno di mettere l'incontro sui muscoli e l'agonismo piuttosto che sulla qualità. Bisognerà vedere, poi, se l'arrivo di Di Carlo avrà avuto qualche beneficio sui bianconeri.

Cesena, Empoli, Parma, Palermo e Chievo: cinque sfide che diranno molto sugli obiettivi e le ambizioni della Fiorentina. L'importante, però, sarà pensare una gara alla volta, senza fare troppi proclami.

STEFANO NICCOLI