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Sousa: “Alla Fiorentina con grande entusiasmo, vogliamo vincere e divertire”

“Voglio ripagare la fiducia della società. Vogliamo imporre il nostro gioco, non subirlo. Servirà chimica con i tifosi”

Redazione VN

L'attesa è finita, Paulo Sousa è il nuovo allenatore della Fiorentina. Il tecnico portoghese alle ore 19.30 sarà ufficialmente presentato in conferenza stampa presso l'ingresso monumentale dello stadio Artemio Franchi. Segui la sua presentazione su Violanews.com in diretta testuale:

"Ringrazio la proprietà e il presidente per la fiducia riposta in me. Voglio onorare questa società. La mia ambizione, il mio coraggio e la mia passione insieme alla famiglia viola spero ci possa portare, insieme alla piazza, traguardi importanti. Da parte mia ci sarà lavoro e onestà, sperando ci sia fortuna per raggiungere i risultati. Vogliamo divertire e divertirci, godere tutte le emozioni di vincere le partite.

Il mio ritorno in Italia? Ho sensazioni buonissime. Qui sono diventato migliore da calciatore e voglio fare lo stesso da allenatore. Qui potrò confrontarmi con tecnici importanti. Sarà una sfida bellissima. Sono stato un grandissimo fan di Montella, è un allenatore che ha impostato un calcio propositivo. Sono onorato di essere in una società con i miei stessi valori e di seguire l'impostazione del suo calcio. La mia Fiorentina? Vogliamo essere consapevoli delle nostre capacità e coinvolgere i nostri tifosi. I risultati contano, ma per me non sono sufficienti, voglio vivere queste vittorie.

Salah ha fatto benissimo a Firenze, è un calciatore che va considerato. Il traguardo è sempre la conseguenza del lavoro fatto. Pensiamo all'oggi e al domani di questa società, impostiamo sempre obiettivi chiari di miglioramento del calciatore con la conseguenza di portarci ai risultati sul campo. Siamo sicuri che insieme faremo questo. La società ha caratteristiche vicine alle mie caratteristiche e ai miei valori umani, la loro stabilità è importante.

Non potevo parlare con un'altra società senza il permesso del Basilea. Abbiamo deciso di andare ognuno per la propria strada. Sono contento che la Fiorentina mi abbia aspettato, mi ha fatto capire che ero l'allenatore giusto per questo progetto. Farà di tutto per onorare questa fiducia con i risultati. Ex Juventus? Sono una persona di calcio e sono un professionista, i tifosi mi vedono come ex bianconero, ma anche come calciatore che ha battuto la Juventus in finale di Champions. Voglio che i tifosi si ricordino di me per i risultati e i traguardi raggiunti. Rui Costa? Non l'ho sentito in questi giorni. So benissimo quanto bene voglia a questo club e a questa città. Venivo a trovarlo da avversari e c'era grande accoglienza da parte dei tifosi. Spero di portare la stessa gioia alla città che ha portato lui.

Gomez? Tutti i calciatori che rimangono sono importanti. Dobbiamo prendere le misure migliori per le idee mie e della società, un confronto per le aspettative a cui vogliamo arrivare. L'esperienza in Israele? Dovunque vado cerco di capire le persone per essere coinvolto nel quotidiano. Lì si vive tanto il calcio, abbiamo raggiunto grandi risultati e voglio raggiungerli anche qui. Riparto dai calciatori di qualità che abbiamo e dal lavoro di Montella. Quando entro in un progetto non lascio mai quello che è stato fatto prima. I calciatori mi fanno capire dove e come arrivare. Credo tantissimo che per arrivare a traguardi importanti si debba imporre il proprio gioco e non subire quello degli avversari. Con intensità e consapevolezza possiamo prenderci questo rischio.

Voglio dare una mia impronta alla squadra. Vogliamo imporre il gioco, avere carisma e coinvolgere i tifosi: è importantissimo avere questa chimica per raggiungere i traguardi. I nostri principi di gioco devono caratterizzarci in ogni momento. Devo lavorare nei momenti nella sua complessità. I tifosi devono essere un braccio steso in campo della città verso la squadra. Troveremo soluzioni per farli essere più vicini alla squadra.

L'anno scorso abbiamo segnato un numero di gol inferiore solo alle grandi di Europa. Sono più orientato sulla ricchezza dei calciatori, il modulo è un qualcosa di statico. Sono più orientato su un qualcosa di dinamico, cercare di trovare come far giocare al massimo i calciatori che ho a disposizione e raggiungere da collettivo un risultato. Come tenere dietro le big? Passione, ambizione, coraggio, consapevolezza delle nostre capacità senza limiti. Dare tutto quello che abbiamo, sicuramente raggiungiamo qualcosa. Sono molto autocritico, cerco di migliorarmi ogni giorno".

STEFANO FANTONI

twitter @stefanto91