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Gli episodi e i limiti

Romeo e Neto condannano una buona Viola. Ma c’è anche altro (COMM.)

Redazione VN

Avrebbe meritato probabilmente 6 punti la Fiorentina nel 2013, se ne ritrova zero. Dopo la sconfitta-beffa col Pescara, anche oggi è girata male alla squadra viola, condannata dagli episodi come spesso accade nel calcio. Basta pensare alla Lazio che ha superato 2-0 l'Atalanta con un gol di Floccari su clamoroso controllo di mano e raddoppio su grottesco autogol. Mentre la Fiorentina si è vista rimontare dall'Udinese grazie all'aiuto decisivo della sestina arbitrale, che ha concesso un rigore dubbio su un'azione viziata da fuorigioco e poi concesso il 2-1, nel momento migliore della Fiorentina, su altra evidente posizione di offside. A completare il cerchio ci ha pensato Neto con una papera appena 60"  dopo su una conclusione da lontano, un'altra giornata nera per i portieri viola.

Giusto non fermarsi al risultato e riconoscere il buon gioco espresso per lunghi tratti dalla squadra di Montella, ma altrettanto doveroso è analizzare i limiti della Fiorentina che si stanno palesando in modo evidente in questa fase. Parliamo, ovviamente, dell'attacco e della difficoltà di concludere l'azione. Non a caso in due partite con maggior supremazia sull'avversario, è arrivato un solo gol e da un difensore su calcio piazzato. E se col Pescara c'era stata tanta imprecisione e tanta bravura di Perin, oggi tra Jovetic e Ljajic non sono praticamente arrivati tiri in porta. Con il mercato aperto, forse sarebbe il caso di fare qualcosa di più di Larrondo.

SIMONE BARGELLINI

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