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Baba out, palla a Gomez: il maestro del tedesco è rivelatore

Sgombriamo ogni equivoco sulle aspettative nei confronti dell’ex Bayern. Essenziale il ritorno con continuità al gol

Redazione VN

Ancora una volta la notizia di giornata in casa viola arriva dall'infermeria. Si tratta di "un problema alla giunzione miotendinea dei flessori della coscia destra", lo stesso occorso a Gomez appena due mesi e mezzo fa. Con la sola differenza che l'entità del 'problema' in cui è incappato Babacar resterà un mistero fino ai prossimi controlli medici. Per Gomez quella lesione di primo grado significò tre settimane di stop, interessi esclusi: per rivederlo in allenamento a pieno regime fu necessario un mese abbondante. Quasi fosse ormai una consuetudine mettere in conto l'eccesso nelle stime effettuate dallo staff sanitario viola sui tempi di recupero di Marionen. Ora spetterà sobbarcarsi l'intero peso del reparto avanzato viola.

A proposito di Gomez: l'intervista-sfogo pubblicata ieri dal Kicker arriva proprio alla vigilia dell'infortunio - quello di Babacar - che aumenterà esponenzialmente le responsabilità a suo carico. Non proprio la situazione ideale per attenuare la pressione mediatica da "show-man" che tanto lo ha inquietato negli ultimi mesi. Per tracciare un quadro di quelle che possono essere le aspettative tecniche nei confronti di Mario Gomez e sgombrare così il campo da ogni equivoco, è sufficiente fare riferimento al modello indicato da lui stesso nel corso dell'ultima intervista: Jon Dahl Tomasson. "Ci ho giocato insieme a Stoccarda ed era un maestro e un esempio per me", ha dichiarato Gomez. Un rapinatore d'area di rigore, insomma. Uno che vive solo per il gol ma che in questo aspetto, nel caso specifico, ha ancora molto da lavorare per tornare ai vecchi fasti.

Una sorta di Pippo Inzaghi 2.0, con tanto di upgrade a livello fisico. Questo è Gomez, né più né meno. Non un trascinatore alla Giuseppe Rossi ma un giocatore al quale si può chiedere solo il gol. Mettiamocelo bene in testa, sperando che il tedesco inizi presto a fare il suo lavoro, perché da oggi in avanti i suoi successi personali saranno ancor più legati a quelli della Fiorentina.

ALESSIO CROCIANI

Twitter: @AlessioCrociani