Il presidente della Fiorentina, Rocco Commisso, ha concesso una lunga intervista al sito del Corriere della Sera. Vi riportiamo le sue parole in ottica viola:
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Commisso: “Ho parlato con Chiesa. Spero di convincerlo che le cose andranno meglio”
Altra intervista concessa da Commisso: il presidente ribadisce la volontà di tenere Chiesa
C’erano stati dei contatti ancora prima del Milan, nel 2016. L’anno scorso mi chiamano degli emissari dei Della Valle. “Non accettiamo cifre che non abbiano il 3 davanti”, mi dicono. “Trecento milioni?”, chiedo io. Li ho rimandati in Italia. Poi mi ricontattano tramite Jp Morgan, la mia banca da sempre. Loro sanno (parla di sé in terza persona, ndr) come Rocco fa gli affari, quanto Rocco sia serio. Il “3 davanti” scompare, chiudiamo in due settimane quasi alla metà. Cosa prometto ai tifosi? Io sono innamorato del calcio e dell’Italia, il Paese in cui sono nato. Non mi sono mai piaciuti il basket o il football. Sono qui per imparare e per lavorare. Questa è la promessa che faccio: lavorare tanto, come ho sempre fatto. I soldi che ho messo per prendere la Fiorentina non sono di soci o investitori. Sono soldi di Rocco, sono miei. Per questo, con grande umiltà, chiedo la collaborazione delle istituzioni italiane, della politica, del sindaco Nardella. Anche perché, sinceramente, non posso permettermi di vedere in dieci anni i frutti dei sacrifici e degli investimenti che sto facendo oggi. Chiesa? Io non voglio venderlo, non voglio che sia il mio Baggio, la stella che io arrivo e lui va via da Firenze. L’ho incontrato qua a Chicago e gli ho parlato. Spero di riuscire a convincerlo che, con Rocco, le cose per la Fiorentina andranno molto meglio nei prossimi tempi.
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