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Commisso: “Fiorentina, mancano trofei da anni: ora voglio regalarne ai tifosi. Serie A? 15 giorni decisivi”

Le parole del Presidente della Fiorentina

Redazione VN

Il presidente della Fiorentina, Rocco Commisso, ha parlato in collegamento con i microfoni di ESPN, ecco le sue parole:

"Ne sapevo così poco del calcio italiano, e adesso sono dentro il periodo peggiore. Menomale che abbiamo Mediacom a coprirci le spalle. È tutto diverso rispetto all'America, dove c'è un commissioner che prende le decisioni senza bisogno della maggioranza. Ci sono delle decisioni da prendere, non è facile ottenere che le cose vengano fatte. Il mercato, lo stadio, il movimento calcistico da avvicinare agli altri campionati europei.

Campionato? La questione è che nessuno sa come evolverà la situazione sanitaria. Ad oggi non credo si possa ripartire prima del 20 maggio, mi chiedo se si possano fare tante partite in un mese e mezzo. Ci può essere un altro decreto che dice che ci possiamo allenare da un certo punto in poi, in due settimane può migliorare tutto ma può anche peggiorare, e in quel caso non credo si tornerà a giocare.

Nel business del calcio è importante giocare, e adesso non si gioca. È necessario preservare il futuro del calcio, le squadre hanno differenti situazioni finanziarie e ci può essere bisogno di un aiuto dal Governo o dai giocatori stessi. Vedremo cosa accadrà, quale sarà la cosa giusta da fare. Penso che qualcosa si farà, anche se non sono in grado di sbilanciarmi sulle modalità.

Siamo in qualche modo dietro la Premier e le altre leghe maggiori europee, mentre vent'anni fa eravamo al top. La domanda è perché? Se si guarda alle entrate, i top team di oggi hanno visto i propri introiti di percentuali enormi, penso al PSG e all'Atletico, che non erano asolutamente fra le migliori qualche anno fa. Infrastrutture, operazioni di merchandising, ristorazione, musei, centri commerciali che fruttano un grande guadagno ogni due settimane. Nel caso della Fiorentina, dieci anni fa c'erano più entrate di adesso: stiamo andando indietro... Giochiamo in uno stadio costruito negli anni '30, dovrebbe stare in un museo, e i trasporti non sono all'altezza. Non c'è l'opportunità di investire alla svelta. Siccome il Franchi è un monumento, è impossibile fare qualunque cosa. Spererei che la situazione coronavirus abbia l'unico effetto positivo di far aprire gli occhi sulla necessità di cambiare qualcosa a livello di burocrazia, per favorire le persone come me che vogliono costruire.

Appena sono atterrato a Firenze ho detto chiamatemi Rocco, perché i miei dipendenti mi chiamano così, e le persone mi hanno accolto con calore. Sono cresciuto col calcio, che mi ha aperto molte porte. Penso che le persone si rendano conto che non sono arrivato per arricchirmi, ma per spendere ed investire. Penso che abbiano capito l'importanza di uno stadio, che sarà per sempre, a differenza mia. Abbiamo speso 170 milioni per il club, 70 per il CS, primo in Italia ad accogliere tutte le squadre, e altri 70 milioni nel mercato di gennaio per portare la squadra al livello che le dovrebbe competere, sono 300 milioni in tutto.

Ora, io penso che tutti nella Fiorentina sappiano che non abbiamo vinto nulla negli ultimi quasi vent'anni, voglio renderli felici e voglio che la felicità sia reciproca, portare trofei e una reciproca felicità. Sarebbe il mio sogno e il mio obiettivo fare della Fiorentina il posto dove i giocatori vogliono arrivare. Chiesa è cresciuto nel settore giovanile, ho fatto la promessa di tenerlo e l'ho mantenuta. Spero non sia sua intenzione partire, ha radici a Firenze, e il nuovo allenatore Iachini lo ha rivitalizzato. Spererei di trattenerlo, abbiamo un sacco di giovani star come Dragowski, Castrovilli, Milenkovic... Abbiamo preso Amrabat per completare il super centrocampo che ho intenzione di vedere il prossimo anno. Il mio obiettivo è mantenere i migliori giocatori anche l'anno prossimo.

Voto alla Fiorentina in questa stagione? Se avessimo avuto lo stesso rendimento della scorsa stagione, sarebbe stato un fallimento. Decimi, undicesimi mi avrebbe soddisfatto, è un anno di transizione. Poi in autunno abbiamo fatto male e abbiamo deciso di cambiare e di intervenire sul mercato, siamo andati meglio ma non possiamo vedere per ora come andrà a finire. La mia aspettativa è di vedere la Fiorentina il prossimo anno nella parte sinistra della classifica".

A seguire le tabelle degli introiti dei top club europei di 10 anni fa e dello scorso anno. Mentre la media dei 20 top club è cresciuta oltre il raddoppio, gli introiti della Fiorentina sono addirittura diminuiti.

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