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Col freno a mano tirato

Błaszczykowski non è ancora riuscito a dare il meglio di se sulla fascia. Contro il Verona la possibilità di rifarsi, nello stadio dove Joaquin - il suo predecessore - diede una svolta alla sua stagione poco meno di un anno fa

Stefano Niccoli

Nessun pessimismo cosmico degno del miglior Giacomo Leopardi e, soprattutto, nessun processo. Perché, nonostante la settimana da incubo, l’avvio della Fiorentina in campionato rimane ottimo. Sono sì arrivate le sconfitte con Napoli e Roma, ma i viola sono ancora nei quartieri altissimi della classifica.

In questi sette giorni, però, alcune pecche della squadra di Paulo Sousa sono uscite fuori con maggiore evidenza. Tra queste, la mancanza di incisività di Błaszczykowski . Che la Fiorentina, con gli addii in estate di Salah e Joaquin, avesse perso un po’ di imprevedibilità, era risaputo e cosa nota. Kuba, sostituto dello spagnolo, era stato acquistato per ridare alla fascia destra della formazione gigliata scatti e dribbling, “ingredienti” fondamentali, soprattutto contro squadre arroccate dietro la linea della palla. La Fiorentina, insomma, aveva bisogno di recuperare quell’effetto sorpresa, quella “pazzia” che aveva con Montella in panchina. Fin qui, però, il polacco non è riuscito a rendere come allenatore e società si aspettavano. Nessuna accusa nei suoi confronti, sia chiaro, anche perché l’ex Borussia Dortmund può essere considerato uno dei punti fermi di Paulo Sousa. Le otto presenze collezionate fin qui (sei in Serie A, due in Europa League) lo testimoniano. Da lui, però, tutti si attendono qualche spunto in più. Per il momento Kuba si sta limitando al compitino, dialogando con il compagno più vicino. Poche volte cerca di saltare l’uomo assicurando così alla squadra quella superiorità numerica che Joaquin era in grado di dare. Troppo timido e poco nel vivo del gioco fin qui, come se gli mancasse qualcosa sul piano della corsa e della personalità. A tratti sembra col freno a mano tirato. La fase offensiva della Fiorentina non è ancora riuscita a godere a pieno delle sue scorribande, quelle che – alla corte di Jurgen Klopp al Borussia Dortmund – l’hanno reso uno dei calciatori più decisivi della Bundesliga tedesca. C’è tutto il tempo per rimediare, d’altronde non siamo nemmeno a novembre. Sousa saprà come scuoterlo. Per fortuna c’è subito la possibilità di rifarsi mercoledì in trasferta contro il Verona. Poco meno di un anno fa la partita del Bentegodi contro l’Hellas rappresentò la svolta per Joaquin. Speriamo sia così anche per Kuba.