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Cobolli Gigli: “Prandelli non prende decisioni uniformi”

La Juventus contro le scelte del commissario tecnico Cesare Prandelli, che per le gare contro Danimarca e Armenia ha convocato comunque il “blocco” bianconero nonostante la qualificazione già raggiunta. Giovanni Cobolli …

Redazione VN

La Juventus contro le scelte del commissario tecnico Cesare Prandelli, che per le gare contro Danimarca e Armenia ha convocato comunque il "blocco" bianconero nonostante la qualificazione già raggiunta. Giovanni Cobolli Gigli, ex presidente della Juventus, in esclusiva ai microfoni di TuttoMercatoWeb.com ha voluto commentare i malumori della società nei confronti delle convocazioni azzurre.

Cesare Prandelli è andato diritto per la sua strada, convocando i giocatori della Juventus nonostante la poca importanza delle gare internazionali. Ha ragione la Juventus a contestare questa scelta?

"Premetto che secondo me fare il Ct è molto complicato, spesso si devono prendere decisioni difficili. Penso ad esempio alla decisione di escludere Criscito ai tempi delle indagini sul calcio scommesse. Detto questo, quando una squadra è campione in carica ha degli onori ma anche degli oneri, e fra questi c'è sicuramente quello di fornire giocatori alla Nazionale. Per quanto riguarda il caso specifico in questione, penso che un giocatore come Pirlo potesse essere lasciato a casa senza problemi visto che Prandelli sa benissimo quello che può dare al gruppo".

Quali rischi avrebbe corso Prandelli se avesse preso questa decisione?

"Chiaramente le altre squadre si sarebbero lamentate e avrebbero potuto chiedere lo stesso trattamento. Anche perché è un momento generale di tensione, tutti si guardano in cagnesco e cercano di portare l'acqua al proprio mulino".

Fra i difficili compiti di Prandelli a cui faceva riferimento prima cìè quello delle scelte in base al codice etico... che ne pensa del caso Balotelli?

"Penso che Prandelli non abbia preso decisioni uniformi, almeno nella logica. E ripenso ancora al caso Criscito, che fu escluso sulla base di un pensiero, senza sentenze, e poi non ha più avuto modo di rientrare nel giro azzurro. Con Balotelli, tanto per citare l'ultimo caso, non mi sembra che sia stato usato lo stesso metro di giudizio".

Chiudiamo con un commento di campo: Marchisio ha detto che forse la squadra non ha più la stessa fame degli scorsi due campionati...

"Effettivamente non è un momento di grande fulgore agonistico, ma io non mi preoccuperei più di tanto, in campionato la squadra ha fatto 6 vittorie e 1 pareggio. Mi preoccupa invece un po' la Champions: mi aspettavo qualcosa in più, adesso è dura. Le due gare col Real daranno sicuramente grandi stimoli, e questo assieme ad un po' di sano digiuno spero possano far tornare la fame che Marchisio pensa di aver perso".