Chiesa, l’esordio è in chiaroscuro. Ma la sostituzione arriva con i tempi sbagliati

Contro le previsioni della vigilia, per il suo primo undici da CT della Nazionale maggiore Luigi Di Biagio ha deciso di dare fiducia a Federico Chiesa. Il primo tempo del giocatore della Fiorentina non è stato entusiasmante, per usare un eufemismo: al pari di tutta la squadra, ed in particolare dei compagni del reparto offensivo, non è riuscito a creare occasioni concrete ed ha toccato pochissimi palloni. Ad un impatto complicato di per sé si è poi aggiunta la marcata tendenza della squadra nel concentrare sul lato sinistro la maggior parte del gioco, con Chiesa che per larghi tratti dei primi 45' ne è rimasto estraneo.

L'intervallo però sembrava avergli giovato. A lui come ai compagni, Immobile ed Insigne su tutti. Per un'Italia che lentamente stava guadagnando terreno ed aumentando il proprio livello di pericolosità c'era un Chiesa più coinvolto, più a suo agio. Al 60' il primo squillo vero e proprio, con un buon inserimento sulla destra ed il conseguente traversone al centro all'indirizzo di Insigne. Una manciata di secondi più tardi la chiamata dalla panchina: Candreva dentro, Chiesa fuori. La premessa è evidente: di amichevole si parla e la prassi vuole che a tutti sia concesso spazio. Ma al netto della crescita fare la sostituzione in quel preciso istante non è stata una mossa azzeccata.

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