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Chiesa: “Fiorentina, contro la Samp c’è solo la vittoria. Su Rui Costa…”

L'ex giocatore della Fiorentina parla del momento della Fiorentina e di Babacar: "Senza Kalinic ci aspettiamo di vederlo in campo, ma non mi stupirei se ci fossero sorprese"

Redazione VN

Ai microfoni di Radio Blu arrivano le parole dell'ex giocatore della Fiorentina Enrico Chiesa: "Il test di questa sera dell'Italia sarà molto importante. Bernrdeschi contro la Spagna è entrato e ha fatto molto bene, lui e Insigne hanno dato velocità. La Samp? Montella ha trovato più difficoltà del previsto. Penso che possano essere una squadra da metà classifica per i giocatori che hanno, invece l'annata è iniziata male con l'eliminazione in Europa League. Montella ha provato a portare qualcosa di nuovo, in certe partite si è vista la sua mano, ma dopo un risultato positivo è sempre arrivata una sconfitta. La squadra non ha continuità.

La Fiorentina invece deve provare a vincere e sperare in un passo falso della Roma. Babacar in campo? Potrebbero anche esserci sorprese. Sousa vede i giocatori tutti i giorni, lui sa come scegliere. E' normale che in assenza di Kalinic noi riteniamo che il suo sostituto naturale sia Baba.

La sosta? Ognuna porta pro e contro, dipende anche da quanti giocatori dai alle nazionali e come tornano. Da qui alla fine stagione non è facile fare grandi cambiamenti, sarebbe importante che i giocatori dalle Nazionali possano tornare in forma. Il futuro dei dirigenti? Non credo che possa influenzare la squadra. I giocatori sono concentrati per raggiungere gli obiettivi. Le voci non possono essere un alibi, devono giocare e fare risultato. La Fiorentina ha l'obiettivo alla portata. Sono molto curioso di vedere come sarà la gara di domenica, penso che la Sampdoria farà di tutto per ottenere un risultato positivo. Se la Samp ha due risultati a disposizione, la Fiorentina ne ha uno solo.

Un aneddoto su Rui Costa? Un giocatore straordinario. Gli è mancato solo il gol, con le sue capacità poteva farne 10-15 a stagione. Invece a lui piacevano gli assist. Era molto altruista, giocava per il compagno. Batistuta deve ringraziarlo per tanti assist, non credo proprio che lo soffrisse. Probabilmente però, quando diventò capitano dopo l'addio di Batistuta, ha sentito più responsabilità e ha dato qualcosa in più. E' stato uno dei più forti degli ultimi 20 anni".

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