Che peccato perdere El Loco

Sono diversi i giocatori che andranno in scadenza di contratto il 30 giugno, tra due giorni. Per tutti il rinnovo sembra essere al momento molto lontano, per cui i vari Pizarro, Aquilani e Lazzari, a meno di clamorosi ripensamenti, saluteranno la città (LEGGI QUI). Ma oltre a questi tre giocatori, ce n'è un altro che nelle ultime due stagioni è tornato prepotentemente nel cuore dei tifosi e, soprattutto, dei piani tecnici della Fiorentina. E' Juan Manuel Vargas, e anche per lui il destino sembra essere segnato. Eppure la sensazione è che lasciarlo partire così facilmente sia quasi un peccato, in attesa di scoprire chi potrà sostituirlo.

E' vero che sulla fascia sinistra la Fiorentina è comunque ben coperta dalle presenze di Pasqual, che ha rinnovato il contratto, e Marcos Alonso, che ha dimostrato di poter crescere in quel ruolo. Tuttavia Il Loco ha dimostrato di essere l'elemento giusto in ogni momento in cui è stato chiamato in causa. E ricoprendo molti ruoli diversi. A cominciare dall'esterno sinistro, sia in difesa a 4 che in un centrocampo a 5, per passare poi a fare sporadicamente la mezzala, l'esterno d'attacco nel 4-3-3 o addirittura il difensore centrale, in quei pochi epici minuti a San Siro contro l'Inter quando la Fiorentina si ritrovò in 9 uomini. E' tornato a mostrare a tutti le qualità infinite del suo mancino, specialmente quando è arriva al cross. La sua capacità di confezionare traversoni perfetti per le punte si sta facendo vedere anche in Copa America in questi giorni (chiedere a Guerrero per ulteriori informazioni).

Insomma con due anni fatti, finalmente, da professionista, Vargas ha riconquistato credito in tutto l'ambiente. Al punto che sono tanti tifosi a chiedere il suo rinnovo prima ancora di quello di un "mostro sacro" come Pizarro. Montella, nel finale della passata stagione, aveva dato il suo assenso al rinnovo del Loco, adesso la decisione sarà di Paulo Sousa e della dirigenza. Ma la sensazione è che l'avventura di Vargas con la Fiorentina sia giunta al termine per la seconda e definitiva volta.

LORENZO BENEDETTI

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