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Cerci: nessun rimpianto, nessun rimorso

Nessun rimpianto, nessun rimorso: salutiamo Cerci con le parole della canzone di Max Pezzali. Ci mancherà? Il club degli orfani di… si sta già costituendo. D’altronde le leggende raccontano che …

Redazione VN

Nessun rimpianto, nessun rimorso: salutiamo Cerci con le parole della canzone di Max Pezzali. Ci mancherà? Il club degli orfani di... si sta già costituendo. D’altronde le leggende raccontano che ci sia perfino chi non si è mai dato pace per la cessione di Pazienza. Quindi... pazienza. Io credo invece che si debba stappare lo spumante. Ormai, come si direbbe a tombola, si sta per uno. Via anche Vargas e finalmente l’operazione-ramazza si potrà dire completata. E’ bene che la nuova fiorentina nasca, e speriamo cresca, senza scorie di un passato recente che tutti i tifosi hanno voglia di cancellare. E allora sospirone di sollievo per Cerci che va al Toro. Anche perché la sua cessione certifica in modo inequivocabile che la Fiorentina prenderà un altro attaccante. Il reparto offensivo in questo momento può contare solo su Jovetic, Ljajic e El Hamandui: nettamente al di sotto, come numero e soprattutto come qualità, rispetto a centrocampo e difesa.

Fossi nei dirigenti viola cercherei di chiudere l’ingaggio di una punta (Berbatov o Lisandro Lopez, come caschi non ti fai male) prima della chiusura della campagna abbonamenti, anche se mancano solo due giorni. Oppure ne metterei in preventivo il prolungamento. In città, il clima nei confronti della squadra è passato da burrasca a solleone (ma Lucifero non c’entra). Lo spread tra la fiducia dei tifosi nella prima fase dellavalliana e l’attuale si sta progressivamente riducendo, ma le incomprensioni degli ultimi due campionati non sono ancora tutte assorbite e metabolizzate. L’arrivo di un attaccante di grido sarebbe più salutare per la Fiorentina, di un massiccio acquisto di btp da parte della Bce per l’Italia. I tifosi, che poi sono gli azionisti di una squadra di calcio, anche di quelle non quotate in borsa, potrebbero ricevere l’iniezione di fiducia necessaria per decidere l’acquisto dell’abbonamento. Fino a oggi la vendita è stata inferiore alle attese: colpa delle difficoltà economiche delle famiglie, prima di tutto, ma anche dell’aura di scetticismo che ancora aleggia intorno alla Fiorentina e ai Della Valle. Hanno speso assai più di quanto avevano annunciato, ma mantengono ancora formalmente il passo indietro fatto con l’abbandono della presidenza. Hanno dichiarato di non aver alcuna intenzione di recidere il rapporto con Firenze, ma ancora nicchiano sulla risposta da dare al progetto stadio alla Mercafir. Insomma tra società e città sono in corso prove tecniche di distensione. Un bell’attaccante darebbe la spinta decisiva (e farebbe sorridere Montella). Forse non è giusto ma i tifosi sono fatti così: alla ciliegina non sanno resistere. L’aveva intuito perfino Vittorione.

Francesco Matteini

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