“Cercasi giovani ma esperti”: le nuove linee guida di Corvino

Vi è mai capitato di leggere sulla vetrina di un negozio: "Cercasi giovane con esperienza"? Un controsenso per natura. E' un po' come chiedere a Zeman di subire meno gol per usare una metafora calcistica. Figuriamoci in Serie A dove è realmente difficile vedere il baby prodigio lanciato nella mischia con i grandi. Ultimamente si ricorda Donnarumma col Milan e poco altro. Le forche caudine della gavetta si devono consumare praticamente sempre. I più e i meno bravi vengono sempre spediti in periferia a farsi le ossa e troppo spesso accade che qualcuno perde le retta via e in provincia ci rimane. Pantaleo Corvino, che dei giovani ha fatto una filosofia, ha deciso di ripartire proprio dal suo punto forte ma cambiando approccio. Ha scandagliato i mercati europei e non solo e speso i primi soldi per acquistare giovanissimi come Dragowski, Diks e adesso Ianis Hagi, anche se per quest'ultimo ha solo dovuto esercitare il diritto di opzione dopo averlo visionato.

I tre virgulti hanno più di un aspetto in comune: al di là dell'età, tutti nati tra il 1996 e il 1998, sono ritenuti ottimi prospetti in patria. Ma l'aspetto principale è un altro. I nuovi viola hanno già maturato esperienza nel mondo professionistico. Certo, nessuno di quei campionati è del livello della Serie A ma si tratta pur sempre di calcio dei grandi. La ricerca e l'opera di ringiovanimento di Corvino, caratterizzata da pochi fondi da investire, prosegue. Anche nella caccia al difensore. La passata settimana il Dg ha incontrato due intermediari di mercato cui ha affidato il compito di mettersi in contatto con lui nel caso in cui trovassero un giovane difensore da poter acquistare a cifre contenute. Meglio se italiani perchè alla rosa viola, alla luce delle nuove norme federali, servirebbero anche così. Altri connotati da aggiungere agli identikit che Pantaleo sta seguendo. E la caccia continua...