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Ceccon a VN: “La Samp ha più di una chance con la Fiorentina. I viola sono tornati con i piedi per terra”

Il comico ligure ha inquadrato ai nostri microfoni la sfida di domenica al Franchi fra Fiorentina e Sampdoria

Federico Gennarelli

Fiorentina-Sampdoria si gioca domenica alle 18.00 al Franchi. I viola sono reduci dal successo di ieri in Europa League, mentre i doriani sono galvanizzati dai 6 punti in tre partite, con scalpi illustri come quello del Genoa nel derby e quello dell'Inter, che ha provocato, di fatto, l'esonero di Frank De Boer. Per avvicinarci al match del dodicesimo turno di Serie A, la nostra redazione ha contattato in esclusiva il comico ligure Andrea Ceccon, grande tifoso blucerchiato, che con Enrique Balbontin ha calcato i palcoscenici di Colorado, Zelig e non solo.

Fiorentina-Sampdoria: due squadre separate da soli due punti in classifica. Che gara ti aspetti?

"La Fiorentina è una squadra strana, non la vedo fortissima anche a causa della campagna acquisti non brillante. Per me è una delle tante squadre indecifrabili in Italia, così come noi (la Samp n.d.r.), il Genoa, il Bologna. Credo che sia una partita difficile da pronosticare, credo che i blucerchiati possano avere qualche chance. Se hanno battuto il Genoa che stava giocando bene non vedo perché non possano battere anche i viola".

Il fatto che la Fiorentina abbia giocato in Europa secondo te può essere un vantaggio a livello fisico?

"Per me sì. A mio avviso, le coppe sono competizioni per squadre che hanno rose complete e in grado di alternare i ricambi senza risentirne. Anche se lo Slovan Liberec non era un avversario estremamente pericoloso, Sousa non ha fatto giocare le riserve, quindi credo che potrebbe essere un piccolo vantaggio. Comunque siamo di fronte a un campionato imprevedibile".

Che idea ti sei fatto sulle parole di Sousa, che ha parlato di sogno e realtà rispetto alla scorsa stagione?

"Credo che siano cose interne alla società, ma penso che l'anno scorso questa squadra abbia fatto molto più di quello che poteva. Quindi è normale che quest'anno le aspettative fossero più alte. Poi, a Firenze, quando funziona tutto si parte subito con pensieri importanti, anche perché la piazza è molto calda. Io credo che quest'anno siano tornati di più con i piedi per terra. Forse la squadra ha sentito un po' troppo la pressione da parte dei tifosi".

Cosa ne pensi del ritorno in società di Antognoni? Sei d'accordo sul far rientrare nei club i giocatori storici?

"Indubbiamente come bandiera Antognoni non si discute. Non conosco le sue capacità da dirigente, ma credo che per la città voglia dire tanto, perché fa bene alla società. Sono d'accordo sul ritorno dei giocatori storici: credo che il calcio abbia bisogno di questi personaggi. Non mi capacito di come altre piazze, come quelle milanesi, non si siano affidate agli italiani. Se Genoa o Sampdoria fossero vendute ai cinesi ci sarebbe il putiferio".

Chi temi di più fra i giocatori della Fiorentina?

"Io ritengo che sia Federico Bernardeschi. Lui è un giocatore imprevedibile, non tanto perché faccia gol, quanto perché lo considero un giocatore dotato di grande tecnica, bravo, veloce e anche intelligente nella visione di gioco. Inoltre, a dispetto di quello che si dice a Firenze, io credo che anche Tatarusanu sia un buon portiere. Ovvio, anche lui ha avuto alcune giornate infelici, ma credo che sia utile alla Fiorentina".

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