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Catania, uno scoglio non certo facile

La prossima partita contro il Catania è ad altissimo coefficiente di difficoltà. No, non mi sono bevuto il cervello e non sto scambiando il Catania con il Barcellona (anche se …

Redazione VN

La prossima partita contro il Catania è ad altissimo coefficiente di difficoltà. No, non mi sono bevuto il cervello e non sto scambiando il Catania con il Barcellona (anche se i colori delle maglie si assomigliano). Né ritengo la squadra siciliana particolarmente forte. La difficoltà per la Fiorentina sta nell'obbligo di dover vincere la partita, a tutti i costi (quelli leciti, naturalmente). In questo momento intorno alla squadra e alla società si è ricreato, dopo molto tempo, un clima favorevole. Da alcune settimane si è messo in moto un circuito virtuoso alimentato dalla campagna acquisti, dalla conferma di Jovetic, dalla camicia sudata di Andrea Della Valle, dal ritorno di Toni. La sconfita di Napoli non ha minimamente intaccato questo "stato di grazia" in cui Firenze e la sua (ritrovata) squadra sono immersi. Ma, attenzione, si tratta di un rapporto ancora molto precario, da consolidare. Basterebbe un niente per incrinare la serenità riconquistata. Dopo due anni di progressiva freddezza, quasi di disamore, non è sufficiente un idillio di un paio di settimane per archiviare il recente passato come un brutto ricordo. Ecco perché la Fiorentina deve vincere (e magari anche a mani basse) col Catania. Un passo falso rialimenterebbe subito il partito dei mai contenti, quello degli orfani di Berbatov (o chi per lui), quello a cui i Della Valle stanno sulle scatole a prescindere. Questa parte di tifosi, minoritaria ma vivace, è stata rintuzzata dai fatti in un angolino. Pronta però a tirare fuori la testa appena se ne presentasse l'occasione (e chi già parla di dove finirà Jovetic il prossimo giugno fa solo il suo gioco). La difficoltà della partita col Catania sta tutta qui. La Fiorentina deve essere in grado di gestire l'ansia da prestazione con la stessa maestria che ha dimostrato in campo nella gestione del pallone. Una prova di maturità per tutto l'ambiente, un compito sul quale si misureranno le capacità di Montella. Vincere col Catania, non demeritare il sabato successivo a Parma: questo l'antipasto. Poi, martedì 25, la prova del nove, per la squadra (che affronta i campioni d'Italia), per la società (che affronta i maestri di scorrettezza), per la tifoseria (che affronta i nemici di sempre). Ma di questo ci sarà tempo di parlare nei prossimi giorni. (Francesco Matteini)

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