Poteva diventare un ballerino. A sette anni, infatti, Gaetano Castrovilli, nato a Canosa di Puglia, preferiva la danza al pallone. Il "cambio di rotta" è arrivato con la morte di suo nonno, grande tifoso del Bari. Il ragazzo comincia così a giocare a calcio nella squadra del suo paese, la Asd Minervino. Dura solo tre mesi. I dirigenti si rendono subito conto, infatti, che Castrovilli è sprecato per quel contesto. Nel 2008 avvisano il Bari. Antonello Ippedico, segretario del settore giovanile dei galletti, lo porta ad un provino al quale partecipano più di trecento ragazzi. Col passare del tempo diventa uno dei talenti più apprezzati della cantera biancorossa, anche se non mancano momenti di difficoltà. "Per alcuni fisicamente non era idoneo, per me era assurdo. Uno che sa giocare a pallone, semplicemente deve giocare", ha raccontato in una vecchia intervista Nicassio, allenatore di Castrovilli negli Esordienti e nei Giovanissimi.
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Castrovilli, il “Billy Elliot” mancato che si ispira a Kaka
Il giovane classe 1997 è pronto a diventare un nuovo giocatore della Fiorentina. Trequartista, regista e anche interno, è bravo nel dribbling e a creare la superiorità numerica. Si ispira a Kaka, ma tanti lo paragonano a Verratti
Nato il 17 febbraio 1997, la scorsa stagione la Fiorentina e il Bari si accordarono per il passaggio di Gaetano a Firenze, anche se inizialmente solo per il Torneo di Viareggio 2016. Trofeo al quale Castrovilli mise il suo zampino nell'1-1 contro il Belgrano. Il suo trasferimento in riva all'Arno adesso potrebbe diventare definitivo per una cifra pari a 1,2 milioni più bonus.
Le qualità per “sfondare” ci sono eccome. La versatilità è il pezzo forte del suo repertorio visto che può essere impiegato come trequartista, regista e interno. Abile nel dribbling e nel creare la superiorità numerica, è l'elemento di raccordo tra il centrocampo e l'attacco. A molti ricorda Kaka, soprattutto nella capacità di cambiare passo negli ultimi trenta metri prima di "inventare" il passaggio illuminante o il tiro in porta. E proprio all'ex calciatore del Milan, Castrovilli dice di ispirarsi, anche se molti lo paragonano a Verratti.
L'esordio con la nazionale azzurra è arrivato tre anni anni fa ai tempi di uno stage con l'Under 16. Poi per Castrovilli si sono aperte le porte dell'Under 18 e della nazionale B Italia, una selezione che comprende i migliori Under 21 della cadetteria. "Se son rose...".
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