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Caso Ficini, l’indagato: “Completamente in panico, è stata una questione di secondi”

Le parole del tifoso del Benfica accusato di aver investito il tifoso viola Marco Ficini nell'aprile 2017 a Lisbona

Redazione VN

Secondo quanto riportato dal portale abola.pt, Luis Pina, indagato numero uno nel caso Marco Ficini, il tifoso della Fiorentina investito nell'aprile 2017 a Lisbona, avrebbe dichiarato lunedì in tribunale di essere letteralmente "nel panico" dopo che la sua auto è stata attaccata con pietre e sbarre di ferro.  "Mi sono reso conto solo che molte persone erano già alla rotonda. È stato in quel momento che sono apparsi davanti alla macchina, ho provato a spaventarli, ho guidato, ma in pochi secondi è successa la fatalità", ha ricordato il tifoso del Benfica. Fuggì in direzione della biglietteria del Benfica, tornando alla rotonda quando si rese conto che la persona che lo stava inseguendo era tornata indietro. "Ho anche corso in seguito, ma in direzione della mia auto, volevo uscire di lì, per liberare la macchina dai guai. Sono salito in macchina, nel momento in cui ho accelerato mi sento come se avessi superato qualcosa e ho colpito un'auto grigia che era davanti a me" ha riferito l'accusato, concludendo: "È stata una questione di secondi, secondo il mio parere avevo sbattuto solo contro la macchina. Mi sono fermato più su e sono uscito dalla macchina, ho visto un individuo dire avessi fatto una stupidità e dopo se ne è andato. Ero nel panico". Luis Pina ha anche affermato in tribunale di aver appreso di essere passato sopra una persona al mattino, dalle notizie.