Sergio Carpanesi, campione d'Italia con la Fiorentina 1955-1956, ha parlato a margine dell'evento a Coverciano dedicato a quello storico scudetto. Tempi che a Firenze speriamo di rivivere presto...
Dagli inviati
Carpanesi: “Italiano ha umiltà, non è solo un innovatore. Il calcio di oggi…”
Le parole di Carpanesi, campione con la Fiorentina nel 1956
"Molto difficile, è un calcio malato per cui si fanno più scelte di numeri che qualità. Per esempio i cinque cambi durante la gara sono un qualcosa di pessimo. Così come i continui infortuni dovuti ai troppi impegni. Dovremo ritornare ad un calcio meno ricco, un calcio dove non si gioca ogni tre giorni e la giornata inizia sabato per finire domenica. Adesso le squadre sono piene di debiti, come fai a parlare di calcio in queste condizioni?. Voi avevate un grande gruppo, cosa ne pensa d'Italiano? Ha qualche concetto di calcio "passato". Cioè non è solo un innovatore sotto il profilo del gioco. La prima vera esperienza è stata a La Spezia, e anche lì ha migliorato. In Liguria aveva il concetto che attaccando in massa ottenevi risultati, adesso è molto più razionale. Italiano è un tecnico che fa le cose utili, non fa alchimie o cose strane. Una cosa molto positiva del mister è che ha l'umiltà di capire gli errori precedenti, è un allenatore di prospettiva"
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