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Carnasciali: “Coppa Italia ’96 emozione pazzesca, ma la retrocessione in B…”

"Quando vidi Batistuta la prima volta in ritiro pensai che era ancora acerbo. Di Cecchi Gori non ne posso parlare male. Sul mercato attuale non ne capisco la strategia, per ora è in stallo"

Paolo Mugnai

Così l'ex viola Daniele Carnasciali ospite al talk show “Garrisca al vento!” di stasera al parco di Villa Vogel, ideato dal comico Andrea Muzzi: "Ricordo la retrocessione in Serie B con Cecchi Gori come una mazzata. Il cambio di Radice dopo la partita con l'Atalanta destabilizzò giocatori importanti come Effenberg, Laudrup e Di Mauro. Non eravamo abituati a lottare, così siamo retrocessi. La vittoria della Coppa Italia nel 1996 è stata un'emozione pazzesca. Arrivare alle 3 di mattina al Franchi pieno di gente... Mi piacerebbe rivivere quelle emozioni da tifoso viola. Quando vidi Batistuta la prima volta in ritiro pensai che era ancora acerbo, però rimaneva sempre alla fine degli allenamenti per migliorarsi, si è costruito grazie al carattere. Di Cecchi Gori non ne posso parlare male, le vicissitudini della Fiorentina furono dovute anche a chi gli stava intorno approfittandosene. Lui ragionava da tifoso, come quando spese tutti quei soldi per comprare Kanchelskis. Certo oggi si ragiona da imprenditori e visto quello che poi è successo alla Fiorentina di Cecchi Gori da questo punto di vista è meglio così.

Sul mercato attuale non ne capisco la strategia. Se penso che la Fiorentina si è lasciata sfuggire Capezzi... Penso che abbiano preso Corvino perché è bravo a districarsi nel mercato senza avere soldi a disposizione. Prima di fare acquisti rilevanti dovrà per forza vendere i vari Babacar, Gomez e qualcun altro. Il mercato viola per ora è in stallo".

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