Camera con vista Europa League

Di colpo la classifica della Fiorentina sorride. Certo, non una risata fragorosa ma un timido e speranzoso sorriso sì. L'Europa League non è più così lontana, il sesto posto dista solo quattro punti. Il gentile omaggio arriva da Milano dove ieri sera l'Inter, inquilina del sesto posto, si è fermata davanti alla Sampdoria che altro non è che la prossima avversaria viola. Le recenti tre vittorie consecutive dei viola non erano bastate a riportare il buon umore a Firenze, è servito l'aiuto di terzi. Del resto, i più attenti alla storia, ci avevano pure pensato: quando si affrontano Inter e Samp non viene mai fuori una gara banale. Dalle manette di Mourinho fino alla rimonta clamorosa del 2005 firmata dalla truppa di Mancini che intorno al 90' passò dallo 0-2 al 3-2 con Recoba sugli scudi.

Se da una parte adesso diventa concreto credere all'Europa, dall'altra bisogna fare i conti con la continuità. Sì perché la squadra di Sousa non vince quattro partite consecutive da circa un anno e mezzo. E la prossima tappa, come detto, è proprio Marassi contro la Sampdoria. Prima dell'arrivo dei viola, ironia della sorte, sarà annunciato il rinnovo di Marco Giampaolo. Curioso che l'ufficilità arriverà proprio a pochi giorni dalla partita contro la Fiorentina, club che lo ha a lungo seguito e corteggiato. Non ci sarà Muriel, probabilmente nemmeno Sala ma i pericoli numero uno si chiamano Quagliarella e Schick, talentuoso goleador in odore di grande club.

Tra Inter e Fiorentina galleggia il Milan di Montella, lontana parente di quella squadra che ad inizio stagione aveva dimorato nei quartieri alti della classifica. Nel calendario della Fiorentina spicca lo scontro diretto contra il team di Pioli tra poco più di due settimane. E forse potrebbe essere quella la sfida decisiva per capire quanto margine ci sarà. Intanto la squadra, un po' con i suoi risultati e un po' con quello delle altre, è tornata in corsa. Dopo gli schiaffoni contro il Borussia Moenchengladbach non era facile ritrovare la strada maestra.