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Callejon, c’è un equivoco tattico: e i numeri della sua prestazione lo confermano

Callejon non è ancora al 100%, ma nel ruolo di seconda punta non rende al meglio: il suo habitat naturale è la fascia

Stefano Niccoli

Sessantasei minuti in campo dopo la comparsata di Cesena contro lo Spezia. Beppe Iachini ha puntato (anche) sull’estro di Callejon contro l’Udinese. Peccato, però, che l’estro non si sia visto. Prima di tutto perché lo spagnolo non è ancora al cento per cento della condizione fisica. Seconda motivazione: il ruolo. L’ex Napoli è stato schierato seconda punta. Posizione ricoperta quando giocava nel Real Madrid, una vita fa. Le fiammate sono state davvero poche. Unica eccezione: il passaggio per Bonaventura, autore poi del cross da cui è nato il gol di Castrovilli.

I numeri di Josè contro l’Udinese, forniti dal sito della Lega Serie A, non fanno altro che confermare le sue difficoltà a giocare in mezzo al campo. Tiri: 1; falli subiti: 1; recuperi 2. I palloni giocati sono stati appena 15. Peggio di lui hanno fatto Pezzella (11) che, però, è un difensore, Venuti (7) e Pulgar (13), quest’ultimi due entrati all’80’. Non è finita. Solo 6 i passaggi riusciti, uno in più del compagno di reparto Vlahovic. La percentuale di passaggi riusciti/tentati si assesta sul 67%.

Andiamo avanti. Callejon è sempre stato un motorino. Contro l’Udinese, però, è come se non avesse corso. Lo spagnolo non compare nella top cinque relativa alle performance chilometriche:

1) Amrabat: 10,913 km;

2) Castrovilli: 10,91 km;

3) Biraghi: 9,559 km;

4) Caceres: 9,519 km;

5) Milenkovic: 9,304 km.

In totale la Fiorentina ha percorso 101.061 chilometri contro i 97.981 dell’Udinese.

Guardate anche la posizione media. Nel primo tempo Callejon è stato il riferimento più alto della squadra di Iachini. Nella ripresa si è “fermato” sulla linea di centrocampo.

Il discorso non cambia se si osserva la posizione media durante il possesso palla a favore.

Interessante anche il dato (che deve far riflettere Iachini) sui tocchi nell’area avversaria: appena 2 su un totale di 15. Quelli dell’Udinese sono stati 34, di cui 8 di Okaka, autore della doppietta, e 5 di Lasagna. La sensazione, ma probabilmente è una certezza, è che ci sia un equivoco tattico. Le caratteristiche di Callejon le conosciamo bene: il suo habitat naturale è la fascia.

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