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Quel focus sui calci piazzati che porta i suoi frutti: lo staff studia l’arma in più

dai nostri inviati a Moena

Giacomo Brunetti

"Nelle ultime tre giornate moenesi, al netto delle altrettante amichevoli in programma - due disputate, una fissata per questo pomeriggio - le sedute di allenamento hanno visto un rallentamento, dovuto alle programmazioni fisiche, nel ritmo e nella sostanza del loro essere. Lo staff ha approfittato del minore carico di lavoro per studiare e provare le situazioni di gioco da fermo. Un approfondimento intenso, educato in ogni sgambata. Angoli e punizioni, momenti difensivi e offensivi: niente è stato lasciato al caso, con Cristoforo, Montiel, Biraghi ed Eysseric che si sono susseguiti nella battuta per i compagni.

Un lavoro formante che si è esaurito nelle quattro reti su palle inattive insaccate contro il Real. Non Madrid, bensì Vicenza, ma segnare su corner non è comunque facile. Sei azioni nitide, quattro delle quali concretizzatesi in marcature da tabellino. Dapprima Hristov, con lo stacco sul primo palo, e successivamente Vlahovic, sullo stesso filone di movimento; poi, ancora su servizio di Cristoforo, è stato Ceccherini a insaccare in seconda battuta. Da segnalare, prima del gol di Meli e dell'autorete di Sullivan, la bordata di Montiel e la rovesciata di Hancko, tutti sugli sviluppi di corner. Provati e riprovati.

Non sempre la precisione ha dominato durante le esercitazioni, ma in gara queste sembrano portare i loro frutti. Almeno tre ore di sedute, nei recenti allenamenti, sono state indirizzate verso tali schemi, provati anche su calcio di punizione, dove manca un battitore che sappia fare la differenza da fermo, nonostante la presenza di Biraghi e Veretout. La sentenza ribaltante del TAS permette di dilazionare i carichi, senza rincorrersi nei tempi e nei modi. A volte sono le situazioni a fare la differenza.

http://www.violanews.com/stampa/come-cambia-lestate-viola-dopo-il-tas-impegni-in-germania-e-olanda/

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