Ai microfoni di Radio Blu è intervenuto il vicedirettore della Gazzetta dello SportLuca Calamai, che ha snocciolato i temi recenti di casa viola, dalle parole di Cognigni all'intervista di stamani sulla rosea di Vincenzo Montella:
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Calamai: “Stadio? Speriamo che le frizioni spariscano lunedì”
“I Della Valle vogliono tingere di viola questa città. Neto vuole restare, Milan meglio senza Menez”
"La Fiorentina sa essere importante in Europa, e vincere in un campo non facile come Salonicco contro una squadra prima in classifica con nove undicesimi nuovi rispetto al campionato. Stiamo recuperando Borja Valero, ma avremmo contro una squadra fresca che si è potuta allenare una settimana a Milanello, quindi è una partita complicatissima. Il conto lo faremo al termine di questo ciclo di partite, non guardando singolarmente a Milan, Udinese, Samp e Napoli. Menez domani in panchina? Sicuramente, ma è un meglio per la Fiorentina, che con il francese in campo non avrebbe avuto riferimenti in avanti. Dell'intervista a Montella prendo per buone due cose: che questa squadra ha margini di crescita e Montella resterà a lungo alla Fiorentina; e l'analisi lucida su come Gomez sia sempre stato un campione tra tanti campioni. E' al centro di attenzioni che non ha mai avuto e ha avuto una pressione che non è in grado di gestire, il che lo porta su una dimensione decisamente più umana. Quando tornerà in campo da lui mi aspetto solo i gol, nient'altro".
Sulle parole di Cognigni: "Non piace a nessuno la parola progetto, preferisco usare "percorso": quello viola è un percorso ambizioso con un campanello d'allarme relativo allo stadio. C'è un momento di stop e di frizione ma da lunedì vorrei che il sindaco Nardella e la Fiorentina spurgassero tutto il contorno e fare solo il bene della Fiorentina. I Della Valle vogliono tingere di viola questa città, e questa è una grande opportunità, non perdiamoci in battaglie che hanno fermato il percorso di crescita". Sul progetto Promesse Viola: "Se non hai da offrire qualcosa in più dell'essere-Fiorentina i grandi marchi non verranno mai. In fondo siamo una tifoseria da un milione di persone e di fronte ai grandi club non possiamo competere. Mi auguro che Nardella faccia un sacrificio nel rispetto del lavoro di tutti, e che la costruzione dello stadio sarà una grande opportunità per tutti".
"Neto? Il giocatore vuole molti soldi, ma può rinunciare a qualcosa pur di restare a Firenze, il che mi fa essere molto ottimista".
P.F.M.
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