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Filo diretto

Calamai: “Pradè doveva imporsi per Juric, tre le priorità per la panchina”

Calamai protagonista del filo diretto risponde alle domande degli ascoltatori del Pentasport, con i temi più scottanti in casa viola

Redazione VN

L'opinione del nostro editorialista Luca Calamai, intervenuto nel consueto filo diretto, nel corso di "A pranzo con il Pentasport" in onda su Radio Bruno:

Il margine sul Cagliari? Le prossime due partite saranno decisive per la corsa salvezza, poi in casa ospiterà l'intera lotta di vertice, per la qualificazione in Champions. All'ultima c'è il paracadute della trasferta a Crotone, ma è meglio che la Fiorentina a quell0ora sia già atterrato. La Fiorentina deve farli da sé i punti, è stata brava a vincere a Benevento ad esempio. Nelle prossime due trasferte mi auguro di raccogliere almeno 3 punti. Il prossimo Ds?Da quello che so la scelta del Ds è già fatta: Pradè non piace a molti tifosi, quasi a nessuno, ma rimarrà al suo posto. C'è un gruppo tecnico che deve riscattarsi: col Dg Joe Barone manca all'appello il tecnico a cui affidare la panchina. L'errore più grande di Pradè è stato non andare fino in fondo con Juric, fino al punto di mettersi di traverso e andare via. Facile dirlo dall'esterno, ma forse il Ds romano ha pensato di poter costruire comunque una squadra all'altezza. L'errore è nella composizione complessiva della rosa, affidata ad una guida tecnica non adatta a gestire il gruppo di calciatori della Fiorentina. Prova ne è che i giocatori acquistati, presi singolarmente, hanno mercato: alcuni sono già partiti nel mercato di gennaio.

Allenatore? Penso che la priorità siano tre: De Zerbi, Gattuso e Juric. Da nessuno di questi la panchina gigliata è considerata una priorità. I soldi per un allenatore non sono mai spesi male, sono un investimento per la valorizzazione della rosa. Al nuovo tecnico devi garantire di fare una squadra a sua misura, sposare le sue idee in pieno. Nel caso di Gattuso ci sarebbero da cambiare dieci giocatori: nel suo gioco servono giocatori tecnici. Guardate Demme: non lo vede, ma alla Fiorentina lo prenderei subito. Se non posso prendere Spalletti o Sarri, che avrei fatto di tutto per convincere, è bene orientarsi sui tre nomi già detti, ai quali aggiungo Marcelino che sta facendo grandi cose a Bilbao.Qualunque sia l'allenatore la priorità deve essere la conferma di Vlahovic, a cui prospettare un progetto ambizioso di rilancio. Farlo prolungare di un anno, con un contratto oneroso perché lo merita. Mettendo in chiaro un processo di crescita, di cui valutare anno per anno gli obiettivi raggiunti o meno.

Lippi?A me non risulta, sinceramente. Nel mondo Fiorentina la vedo un'operazione non semplice, forse più in orbita Juve, nel caso rimanesse Pirlo. Non lo vedo nel ruolo di direttore tecnico che non ha mai ricoperto. Per quanto consideri Gattuso il suo figlioccio, quello più vicino alla sua idea di fare calcio.Pezzella? Non sta bene, ha giocato da inizio stagione, nonostante problemi fisici cronici. Prandelli e Iachini non hanno mai voluto rinunciarci, per il carisma da capitano, ma è palese la sua difficoltà. In una squadra in crisi chi soffre di più sono difesa ed attacco, Vlahovic in questo fa eccezione.

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