BV 1972: Stessa musica, solita sconfitta

La Fiorentina versione svedese targata Nils Liedholm viaggia che è una bellezza: a soltanto tre gare dal giro di boa del campionato 1971/72 si trova terza in classifica a soli due punti dalla capolista Juventus e ad una lunghezza dalla seconda, il Milan. La sfida di Torino tra i bianconeri e la Viola arriva al momento giusto - il 16 gennaio 1972 - per far smobilitare ben seimila tifosi da Firenze ad assistere alla sfida del comunale nel capoluogo piemontese. In caso di vittoria avverrebbe l’aggancio in vetta e nessuno, appena qualche mese fa e dopo la sciagurata stagione passata, avrebbe mai scommesso qualcosa su una chance del genere. I viola si schierano in formazione tipo con Clerici al centro dell’attacco e Galdiolo a ringhiare sul pericolo pubblico avversario numero uno: Roberto Bettega. L’incontro vede i padroni di casa attaccare con decisione e con altrettanta decisione ripiegare per le rapide controffensive viola. Gli eventi che decidono il match avvengono nella ripresa: al 26’ Chiarugi ha la peggio in uno scontro di gioco con Morini e dopo essere uscito dal campo per essere curato e aver tentato il rientro, è costretto ad abbandonare definitivamente il terreno di gioco sostituito da Pellegrini. Nel frattempo il portiere bianconero Carmignani aveva salvato il risultato con un intervento miracoloso su un bolide di Clerici (quando vestirà la maglia viola mai sciorinerà interventi simili) e Bettega - al 74’ - aveva insaccato alle spalle di Superchi la rete della vittoria senza esimersi dal commettere un fallo di carica sul portiere non ravvisato dal direttore di gara Francescon.

I seimila supporters viola tornano a casa delusi per la sconfitta ma felici per aver visto una squadra organizzata e decisa a riconquistare la posizione di primato.

Massimo Cecchi - Museofiorentina.it