Bentornati al 2012. Abbiamo rispolverato un paio di articoli di 7 anni fa e, se non ve lo avessimo detto, si potrebbe tranquillamente pensare che si tratta di stia parlando della situazione di oggi. Il comune denominatore è la presenza di Pantaleo Corvino come responsabile dell'area tecnica
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“Un punto per la salvezza”; “Mercato fallimentare e buco di bilancio”: Fiorentina, bentornata nel 2012
Così si era ridotta la Fiorentina nella primavera 2012. Vi ricorda qualcosa?
"Ancora un punto, quello che manca per centrare la salvezza, poi scatterà la rivoluzione. Diego e Andrea Della Valle hanno capito che nel calcio è pericoloso concedere deleghe in bianco. E' bastato «distrarsi» un attimo per ritrovarsi con un buco nel bilancio di 30 milioni, due allenatori esonerati e tre sessioni di mercato che hanno prodotto operazioni fallimentari". (Gazzetta dello Sport, 5 maggio 2012)
"Pessimi pensieri. Siamo a zero. Solo Firenze si è salvata. Cercavamo tutti qualcosa di bello da prendere a volo in mezzo a mesi e mesi di niente. Uno stadio vero. La Fiesole che è la Fiesole. E poi? Poi la peggiore umiliazione di sempre. La fotografia impietosa della paura, della stupidità e della mediocrità. Alla fine tutto viene a galla. La presunzione e l’arroganza di tanti e l’egoismo di giocatori mediocri che ormai pensano a un futuro lontano da qui. Un tecnico solo e in confusione con una squadra che vale poco e una panchina che vale pochissimo. Adesso tutti devono pensare a reagire per salvare la Fiorentina dal tracollo. Di tutto il resto da salvare non c’è più niente. La faccia è persa. E questa è una ferita profonda. Che fa male. Troppo male". (La Repubblica, 17 marzo 2012 post Juventus-Fiorentina)
Cosa successe allora è noto a tutti, con la proprietà capace di chiudere quel ciclo e ripartire con nuovi dirigenti e nuovi protagonisti sul campo, costruendo un triennio di alto livello. E oggi cosa accadrà?
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