Ai microfoni di Radio Bruno il giornalista Marco Bucciantini ha fatto il punto sulla situazione in casa viola con la stagione che ha preso il via al Centro Sportivo: "A livello societario serve un cambio di mentalità, serve ricostruire uno spirito societario e identitario forte, a livello politico e sportivo. Italiano ci proverà dove né Montella né Prandelli sono riusciti: sarà quello adatto? Nel centrocampo viola ad esempio, uno più uno non fa due per colpa di un assetto sempre basso e sotto ritmo che non rispecchia il suo calcio. Inoltre abbiamo 50 giocatori, un numero osceno, dove basta salvarne due per reparto e ricostruire attorno: Italiano fa bene a vederli e a valutarli a Moena per capire chi ha l'intensità per stare nel suo gruppo.
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Bucciantini: “Serve nuovo spirito identitario e intensità in campo per Italiano”
Il punto del giornalista tra una nuova mentalità e un centrocampo da rifondare per Italiano. E su Vlahovic...
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Esterni? Oltre a Gonzalez, Callejon e Sottil serve un altro titolare, non possiamo ripartire da Kokorin che non ha giocato un minuto. Serve una produzione costante di gol e assist durante l'arco della stagione, e se vuoi fare il 4-3-3 nella metà campo avversaria uno come Lirola ti può servire, ma serve capire come finirà il braccio di ferro con il Marsiglia. Mercato? In passato non condanno gli acquisti di Commisso, sono state occasioni. Amrabat giocava in una squadra che correva e può tornare utile a Italiano, Duncan e Pulgar un po' meno visto che non sono mai stati titolari in una squadra che vuole fare 65 punti. Vlahovic? Come tutte le trattative, le voci sono normali. Non devono essere gli agenti a dettare la linea alla Fiorentina. Se succede un caso Donnarumma, giocherà fino all'ultimo giorno e magari ci porterà in Champions per avere un'altra dimensione. Se poi ci offrono 150 milioni lo vendo domani".
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