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Bucchioni: “Tomovic sbaglia come chi lo fa giocare e chi lo conferma. Aspettiamo la squadra”

Il giornalista sportivo presente quest'oggi negli studi di Radio Bruno per analizzare il momento della Fiorentina

Leonardo Vignozzi

Enzo Bucchioni quest'oggi ospite negli studi di Radio Bruno è intervenuto al Pentasport:

Era tutto ampiamente prevedibile perchè quando compri cosi tanti giocatori dopo il 15 di Agosto, poi non puoi trovare subito l'amalgama e il giusto gioco. Spero che dopo la sosta delle Nazionali si intraveda qualcosa. Ieri anche io mi sarei aspettato qualcosa in più. Ce la prendiamo tutti con il povero Tomovic ma prima di lui c'è chi lo fa giocare e chi ancor prima lo conferma. Dopo due anni presentarsi di nuovo con Tomovic e Maxi Olivera è un crimine calcistico.

Sono preoccupato perchè i leader di questa squadra sono due ragazzi di 21 anni. Non dobbiamo caricarli cosi, perchè si rischia di fargli del male. La prima a doverlo difendere dovrebbe esser la Fiorentina. Le squdre di calcio non si fanno con le scommesse. Questo Dias mi piace ma servirà dargli tempo. Gaspar è la classica vecchia "ala destra", non certo un terzino.

Tomovic? L'esempio è stato il momento della sua sostituzione acclamata dal pubblico viola. Oramai la sue prestazioni sono sempre condizionate dalla paura di sbagliare. Anche io butto la croce su di lui ma ritengo che non ci si possa affidare al singolo, soprattutto sul serbo. Serve una fase difensiva importante proprio per evitare certe situazioni.

Per ora questa è una squadra che non c'è, perchè finchè non sono integrati i vari meccanismi spesso, come successo ieri sera, si va per giocate individuali. Serve il giusto tempo a questa squadra e la tifoseria deve essere "vaccinata" e attendersi qualsiasi risultato positivo o negativo che sia.

Un plauso va fatto alla Curva che ieri ha sostenuto fino alla fine la propria squadra nonostante la prestazione insufficiente. La squadra è questa, se poi ci aggiungiamo anche i malumori e le negatività della tifoseria può esser pericoloso.

Laurini non è un acquisto che non mi eccita ma mi soddisfa perchè tatticamente ha una logica. Non sarà Roberto Carlos ma nemmeno un brocco. La sufficienza te la strappa sempre a fine partita. Ha avuto una cultura calcistica negli ultimi anni sicuramente importante: da Sarri, Giampaolo e infine Martusciello, bravissimo nell'insegnare la fase difensiva.

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