Intervenuto a Radio Bruno, il giornalista Enzo Bucchioni ha commentato il momento viola tra la vittoria di Udine e il prossimo impegno con il Napoli: "Domenica è una partita da contestualizzare, con l'Udinese era la terza partita in una settimana di una squadra che deve ancora assimilare certi meccanismi. Udine è un campo difficile dove negli ultimi mesi hanno pareggiato diverse big, ma nel primo tempo la Fiorentina è stata dominante come atteggiamento salvo poi nella ripresa difendersi invece di giocare alla Zeman come con l'Inter. La squadra è stata compatta, ha giocato con carattere, se nelle prossime quattro dovesse fornire ancora questo tipo di prestazione sarà un problema, ma non poniamocelo adesso. Callejon non stava in piedi, non c'erano alternative e Sottil in quel momento della partita avrebbe fatto dei danni allungando la squadra con i suoi strappi e mettendo in difficoltà Odriozola. Lo spagnolo è rimasto lì in posizione e ha dato una mano in ripiegamento".
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Bucchioni: “La rivoluzione di Italiano è solo all’inizio. Non è come Zeman”
L'opinione del giornalista sul momento viola: la rivoluzione della Fiorentina di Italiano è solo all'inizio
Verso il Napoli: "Preparare la partita in una settimana? Intanto la Fiorentina ha una settimana in più di lavoro, perché i giocatori sono insieme da due mesi, pochissimo. Questa settimana saranno altri sette giorni di allenamento e di conoscenze che aggiungi a quelle già incamerate. Anche la panchina offre delle soluzioni: Duncan non doveva essere titolare e si sta ritagliando lo spazio di Castrovilli, Amrabat a Udine è entrato in campo benissimo. La rivoluzione di Italiano non riguarda i calciatori, ma il gioco, cambiando i giocatori la squadra non ne risente e l'assetto resta sempre lo stesso. Anche con lo Spezia ruotava 7/8 giocatori e non cambiava l'atteggiamento, ma ha avuto due anni per lavorare mentre qua a Firenze da pochi mesi".
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