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Borja Valero e una tradizione da rispettare

Lo spagnolo non segna molto, ma con il Verona sembra avere un conto in sospeso

Redazione VN

Da quando è arrivato a Firenze, Borja Valero non ha mai avuto – purtroppo – un rapporto stretto con il gol. Per uno strano scherzo del destino, però, lo spagnolo ha segnato, quasi sempre, alle solite squadre. Lo sa bene il Milan, matato due volte. La prima, l’undici novembre 2012, quando i viola sbancarono San Siro con un netto 3-1. La seconda, il due novembre 2013, quando l’ex Villareal siglò il definitivo 2-0 dopo il vantaggio di Vargas su punizione.

Lo sa bene, però, anche il Verona, guarda caso avversario della Fiorentina stasera. Alla formazione scaligera, Borja ha siglato tre reti. Riavvolgiamo indietro il nastro della memoria. Due dicembre 2013, quattordicesima giornata. Allo stadio Artemio Franchi c’è il Re Leone, Gabriel Batistuta, nel pomeriggio inserito nella Hall of Fame del calcio italiano dopo una bella cerimonia in Palazzo Vecchio. La partita è spettacolare, alla fine saranno i gigliati a conquistare i tre punti col risultato di 4-3. Ad aprire le danze al 5’ è proprio l’iberico con un tiro forte e teso che sorprende Rafael. L’Hellas reagisce e con un terribile uno-due tra il sesto e il tredicesimo minuto ribalta il risultato con Romulo e Iturbe. Al 14’ sale nuovamente in cattedra Borja che firma il 2-2 con una conclusione dai venti metri circa. Al 43’ Vargas segna il sorpasso viola e al 9’ della ripresa Pepito Rossi fa poker. Al 27’, i gialloblù riaprono il match con Jorginho. Una marcatura, quella dell’attuale calciatore del Napoli, inutile ai fini del punteggio.

Borja timbrò il cartellino anche nella gara di ritorno. Trentatreesima giornata, tredici aprile 2014. I padroni di casa passano in vantaggio con Sala, ma i viola pareggiano con un potente diagonale destro di Cuadrado. Sul finire del primo tempo, Aquilani raddoppia su cross di Pasqual. Al 63’, Borja fa 3-1 dopo una respinta corta di Rafael. L’Hellas segna con Toni su rigore al 28’, ma dieci minuti dopo – sempre su penalty – Matri ristabilisce le distanze. Il pokerissimo della squadra di Montella è di Aquilani al 41’. A niente vale la bellissima rete di Iturbe al 46’: 3-5.

Insomma, il Verona sembra portare bene a Borja Valero, a secco da Cesena (14 dicembre). La speranza è che l’iberico – se dovesse giocare – continui a portare avanti questa sua “tradizione” positiva con la compagine veneta. Il centrocampista classe 1985 non sta disputando una grande stagione, ma il gol, si sa, è la medicina migliore per qualsiasi calciatore, anche per chi, di professione, non fa l’attaccante.

STEFANO NICCOLI