Oggi gli avvocati viola presenteranno il ricorso contro la mega squalifica di Borja Valero, la più clamorosa per rapporto causa-effetto degli anni recenti (e probabilmente anche lontani). Quattro giornate di stop, un’enormità. La Fiorentina - scrive La Nazione - ancora non riesce a valutare con serenità le origini del provvedimento innescato dal rapporto dell’arbitro Gervasoni. Il magistrato sportivo Tosel ha applicato le norme senza prendere atto delle immagini: un’altra dimostrazione di come la giustizia del calcio viva in un’epoca parallela rispetto alla realtà: ora la speranza è che l’esame delle immagini riporti tutto alla ragionevolezza, o a qualcosa che si possa avvicinare al concetto della sobrietà di giudizio.
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Borja, oggi il ricorso. La strategia viola
L’esempio dei casi analoghi (e pure molto peggiori). Anche un’ammenda
E’ pretendere troppo? La Fiorentina presenterà un robusto dossier alla corte di appello federale: in realtà la documentazione si potrebbe ridurre al filmato che dimostra come il giocatore sia stato strattonato da Munari, reagendo senza (quasi) riuscire a toccare il centrocampista del Parma. E anche il contatto con Gervasoni _ che osserva la sua maglietta gialla come se fosse stato raggiunto da un destro di Tyson _ si limita allo sfioramento. Insieme al filmato, la Fiorentina produrrà una statistica di sanzioni disciplinari per casi ben più gravi e clamorosi rispetto a quello che ha visto, in gran parte suo malgrado, protagonista Borja. E in tutte le circostanze la decisione del giudice sportivo è stata molto più lieve... La società viola è anche in attesa di un eventuale deferimento di Borja per le frasi pronunciate contro Gervasoni («Ha scritto cose non vere nel suo rapporto»). In questo caso la statistica _ dal presidente della Juve, Andrea Agnelli, a Pizarro _ è chiara: il giocatore dovrebbe cavarsela con un’ammenda.
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