Bigica: “Obiettivo playoff. Ecco cosa mi aspetto da Meli, Gori, Kasse e Hristov”

Su Radio Bruno arrivano le parole dell'allenatore della Primavera viola Emiliano Bigica: "Sono molto contento di essere tornato a casa, in una veste prestigiosa come quella di tecnico della Primavera ed in un anno che vedrà un nuovo format per il nostro campionato, sarà un torneo molto competitivo. Ho avuto il piacere di incontrare Federico Guidi. Curiosamente abbiamo fatto il percorso inverso: lui è andato in Nazionale mentre io arrivo proprio dall'esperienza in azzurro. Gli ultimi anni sono stati un crocevia importante per me perché ho avuto la possibilità di fare l’osservatore per la Federazione, grazie a questa opportunità ho studiato il settore giovanile italiano e il calcio europeo in generale, ho scoperto modi di pensare diversi rispetto a quelli comuni in Italia. Spero di poter portare queste mie esperienze alla Fiorentina Primavera.

I ragazzi si sono allenati a Coverciano con la Nazionale maggiore, abbiamo fatto da sparring partner all'Italia, in vista della sfida contro la Spagna. Li ho visti felici di poter confrontarsi con i lodo idoli, è stata una bella esperienza. Ho incontrato il CT Ventura e abbiamo parlato. Coverciano, così come Firenze, è nel mio destino: è un luogo che frequento dal 1988. 4/5 anni fa, quando ero in Serie D, non mi sarei mai immaginato di poter allenare la Primavera della Fiorentina.

Pioli? Ci siamo conosciuti sui campi di gioco, quest’anno il nostro rapporto è cambiato perché molti ragazzi hanno fatto il ritiro di Moena e alcuni, talvolta, si allenano con la prima squadra. Stefano si è dimostrato subito gentile nei miei confronti, da parte sua c’è la massima disponibilità. Ci confrontiamo ogni volta che vado al centro sportivo.

La mia Fiorentina sarà una squadra aggressiva, che metterà in campo grande intensità e qualità. Il passo tra la Primavera e la prima squadra non è facile, ci sono passato anch'io. In squadra abbiamo elementi che possono seguire il percorso fatto da Federico Chiesa, a patto che riescano a crescere mentalmente perché è la testa che fa la differenza.

Marco Meli? Nonostante la sua giovane età ha grande struttura fisica, abbinata a fame e temperamento. Ha tutte le caratteristiche per stupire, non per niente anche Pioli ha speso pubblicamente parole dolci per lui. Gabriele Gori? Lavora quotidianamente a mille all’ora, ha voglia di arrivare. Per noi sarà un giocatore importante e spero che lo sia anche a livello realizzativo.

I nuovi? Amar Kasse (ndr: centrocampista senegalese classe ’99) è un giocatore molto dinamico, di grande corsa. Ha bisogno di lavorare tanto ma è un ragazzo che si applica molto. Quando avrà compiuto la crescita mentale che gli sto chiedendo potrà togliersi delle belle soddisfazioni. Petko Hristov è un giocatore più pronto, in Bulgaria si è già confrontato con il calcio dei grandi, la sua esperienza sarà preziosa per noi.

Il modulo? Noi ci atteniamo allo schema della prima squadra ma sono soprattutto i loro princìpi di gioco quelli a cui ci ispiriamo, sia per la fase offensiva che difensiva. Il campionato Primavera aveva già un’ottima visibilità in passato ma ora ne avrà ancora di più. L’Atalanta, alla prima giornata, avrà il dente avvelenato perché l’anno scorso la Fiorentina l’ha eliminata ai quarti di finale ed erano dei seri candidati per la vittoria dello scudetto.

Il portiere? La Fiorentina ha sempre avuto dei portieri forti, anche quest’anno abbiamo ragazzi di valore per ogni annata: Cerofolini sarà il terzo portiere della prima squadra; Ghidotti è il portiere della Nazionale under18; la società ha fatto un grande investimento con Brancolini, classe 2001, stessa età di Chiorra e Fallani. Sulla porta possiamo stare tranquilli.

Il nostro obiettivo? Il raggiungimento dei play-off. Un appello ai tifosi? Credo sia superfluo. I fiorentini hanno sempre avuto passione per il colore viola, non solo per la prima squadra ma anche per la Primavera. Spero che possano far sentire la loro vicinanza a tutti noi, faremo del nostro meglio per trascinarli al Bozzi".