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Bernardeschi si racconta: “Da piccolo impazzivo per Sheva e Totti”

Il talento viola nato a Carrara a 360° sul tempo libero, il passato, il presente ed il futuro

Redazione VN

La nazionale Under 21 è attesa dalla Slovacchia per il decisivo playoff di qualificazione ai Campionati Europei 2015. Gli Azzurrini sono già al lavoro per preparare la sfida del 10 ottobre in terra slovacca (Zlate Moravce, ore 17.00), alla quale seguirà la gara di ritorno del 14 ottobre sul campo amico dello stadio “Mapei – Città del Tricolore” di Reggio Emilia (ore 16.00). Agli ordini del mister Di Biagio c’è anche Federico Bernardeschi, giovane attaccante della Fiorentina che lo scorso anno si è messo in luce in Serie B con la maglia del Crotone segnando 12 gol. Nato il 16 febbraio 1994, il talento di Carrara ha parlato in esclusiva a Vivo Azzurro:

Come nasce la tua passione calcistica?

"Ho iniziato quando avevo quattro anni, giocavo all’Atletico Carrara. Poi a otto sono passato all’Empoli, quindi alla Fiorentina dove ho fatto la trafila delle giovanili dai dieci anni di età in su. La mia passione per il calcio è innata. Ricordo che da bambino tiravo il pallone ovunque, anche in casa, talvolta spaccando muri e bicchieri… con i miei genitori arrabbiatissimi".

Sei concittadino di una leggenda azzurra come Gigi Buffon. Come ci si sente?

"A Carrara è considerato un eroe, un monumento vivente della città. Ed è giusto che sia così, con tutto ciò che ha vinto. Noi siamo orgogliosi di avere il Capitano della Nazionale come idolo locale, e sicuramente il suo mito ha spinto qualche bambino carrarese in più ad avvicinarsi al ruolo del portiere".

In passato sei stato accostato, per il modo di giocare, a Cristiano Ronaldo. E’ lui il tuo modello di riferimento calcistico?

"Non scherziamo, il paragone con Cristiano Ronaldo mi sembra eccessivo. In ogni modo da piccolo impazzivo per Shevchenko e per Totti, che secondo me è al di sopra di tutti".

Quale talento del Campione del Mondo 2006 Francesco Totti faresti tuo se potessi?

"Accanto al mio piede sinistro, mi piacerebbe avere il suo piede destro. Non sarebbe male direi!".

Cosa ti piace fare nel tempo libero?

"Mi piace il cinema, il mio film preferito è “La ricerca della felicità” di Gabriele Muccino".

Da amante del cinema, quale attore ti piacerebbe essere e a quale regista paragoneresti il tuo allenatore nell’Under 21 Di Biagio?

"Mi piacerebbe essere Brad Pitt… il mister lo paragonerei a Giuseppe Tornatore".

Come ti vedi tra 20 anni?

"Tra 20 anni ne avrò 40. Mi piacerebbe vedermi tranquillamente sdraiato al sole delle Hawaii… Scherzi a parte, vorrei avere una bella famiglia e lavorare sempre nel mondo del calcio".

Qual’è il compagno dell’Under 21 con cui hai legato di più?

"Danilo Cataldi, che era con me a Crotone. Ma in questo gruppo affiatato ho veramente tanti amici".

State per affrontare un importante doppio confronto di playoff di qualificazione all’Europeo Under 21. Gigi Di Biagio ha recentemente dichiarato: “la Slovacchia corre per 90 minuti, non ti fa respirare. I ragazzi vedranno i filmati e si spaventeranno”…

"Ha ragione il mister. Dovremo affrontare la Slovacchia con le motivazioni giuste, ed essere bravi a imporre il nostro gioco e, soprattuto, dovremo correre tanto".

Vuoi lanciare un messaggio ai Tifosi azzurri emiliani, dato che il 14 ottobre Reggio Emilia ospiterà il decisivo playoff di ritorno contro la Slovacchia?

"Per me è un orgoglio vestire la maglia azzurra, darò sempre il massimo e cercherò di fare del mio meglio con l’Under 21, da cui tutti devono passare per coronare il sogno di arrivare in Nazionale maggiore. Ai Tifosi di Reggio Emilia chiedo di venire allo stadio a supportarci… è sempre bello vedere giocare l’Italia!".