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Bernardeschi sulla cresta dell’onda. “Come Robben?” Le grandi firme rispondono a VN

Il talento di Carrara è stato paragonato al fenomeno del Bayern Monaco. Abbiamo chiesto l'opinione ad alcune note firme italiane. Voi cosa ne pensate?

Stefano Niccoli

Federico Bernardeschi come Arjen Robben? Il paragone è del Corriere dello Sport-Stadio. Un accostamento forte, non c'è che dire. Violanews.com ha chiesto l'opinione ad alcuni giornalisti sportivi.

Alberto Polverosi (Corriere dello Sport): “Bernardeschi è un po’ come Insigne. E’ un giocatore moderno. Nel passato giocatori così non c’erano nel senso che quel tipo di attaccante era più definito. O seconda punta, un po’ come Baiano con Batistuta, o ala come Kanchelskis rimanendo sempre in tema Fiorentina, o un numero dieci com’era il primo Baggio, quello a cui era permesso di giocare da trequartista dietro due attaccanti. Bernardeschi è tutte queste cose messe insieme. E’ un po’ ala, ma poco, un po’ seconda punta, sicuramente di più, e un po’ numero dieci, ma poco anche in questo caso perché, in base a come l’ho visto da Cagliari in poi, mi sembra molto orientato sulla porta più che sull’assist. Bernardeschi e Insigne sono giocatori simili, entrambi giocano a piedi invertiti. Forse il secondo fa più assist del primo. Robben è un’ala e il calcio di Bernardeschi richiama un po’ quello dell’olandese. Robben ha fatto ovviamente una carriera superiore a quella di Bernardeschi, soprattutto in campo europeo e mondiale. Per me resta difficile paragonare Bernardeschi ad un calciatore del passato. Non c’era un giocatore con le caratteristiche di Bernardeschi e Insigne. Tello, ad esempio, ha un ruolo più definito di Bernardeschi, lo spagnolo è un’ala, non si discute. Stesso discorso per Cuadrado anche se il colombiano è più forte di Tello. Cuadrado e Tello hanno una zona prestabilita di campo. Bernardeschi, invece, non ce l’ha. Se il viola saprà sfruttare la sua zona di campo, potrebbe fare la differenza rispetto agli altri”.

Carlo Laudisa (La Gazzetta dello Sport): "E' un auspicio da tenere bene in considerazione. Non è un caso se l'anno scorso il Bayern Monaco si è fatto avanti per Bernardeschi, questo la dice tutta. Bernardeschi merita un elogio perché in questo continuo cambio di ruoli non ha perso l'orientamento. Come esterno ha già dimostrato di avere le qualità giuste per sfondare. Ha delle doti che lo fanno rientrare nella ristretta cerchia di talenti che possono eccedere nel ruolo, sta facendo il percorso giusto, chiaramente sta a lui fare un ulteriore salto di qualità. La nazionale ha esigenze diverse da quelle della Fiorentina. Se è stato selezionato è perché viene individuato come talento esterno. L'augurio è che presto si faccia chiarezza. Non ci sono tante squadre che utilizzano il trequartista, c'è maggior bisogno di esterni nel calcio di oggi. In prospettiva Bernardeschi ha le qualità di un'ala di primissimo piano".

Roberto Beccantini (La Gazzetta dello Sport, Il Fatto Quotidiano, Guerin Sportivo): "Il paragone è ancora troppo forte. Lasciamo che Bernardeschi cresca da solo. Capisco che i paragoni sono il sale dello sport, spesso li faccio anch'io. All'età di Bernardeschi, Robben era già Robben. Il viola promette bene, ha talento e un bel sinistro, come Robben appunto, ma mi sembra ancora confuso nel ruolo. Per me è un più un esterno d'attacco piuttosto che mezz'ala e trequartista. Ha un sinistro squillante, ma lasciamolo crescere senza fare paragoni troppo impegnativi. Non mi dispiace il fatto che Bernardeschi parta da destra per poi rientrare in mezzo al campo per calciare di sinistro. Siamo ancora nella fase esplorativa con lui. E' del '94, è giovane, ma non è più un bebè, è l'ora che ci faccia sapere cosa vuol fare da grande".

Mario Sconcerti (Corriere della Sera): "Bernardeschi non è ancora paragonabile a Robben. Tra l'altro l'olandese all'età di Bernardeschi era molto meno letale di quanto non sia diventato dopo. Robben ha uno passo corto, da scattista. Bernardeschi, invece, ha un passo più lungo, da mezzofondista. Auguro a Bernardeschi di diventare come il giocatore del Bayern Monaco, ma credo che abbia caratteristiche diverse, magari migliori in alcuni aspetti, ma complessivamente non può essere Robben. Dovrebbe migliorare il destro per stare in mezzo al campo. Bernardeschi deve stare vicino alla porta, sulla trequarti perché la cosa migliore che ha, oltre alla corsa, è il tiro. Ha lo spunto, ha la conclusione, quindi più sta vicino alla porta, meglio è. La squadra deve cercare di aumentare la qualità per farlo segnare".

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