Punto e a capo. La bella vittoria con l'Udinese di 5 giorni fa sembra un lontano ricordo dopo la brutta sconfitta di Marassi con la Samp. E' lo specchio di una Fiorentina che vive troppo di alti e bassi e che in un quarto abbondante di campionato non ha ancora messo in fila due vittorie consecutive. Questione soprattutto di mentalità. Troppe gare approcciate nel modo sbagliato, troppa "leggerezza" nell'interpretare le partite. E non è una questione di caratteristiche, perchè neanche nelle due stagioni scorse Borja Valero e compagni avevano mai fatto la guerra in campo, però c'era un'altra personalità, un'altra determinazione, un'altra convinzione nell'imporre il proprio gioco. Quest'anno invece la squadra di Montella vive sull'onda emotiva della partita e la continuità non esiste. E la classifica è lì a dimostrarlo, con un deludente decimo posto alle spalle di tutte le teoriche concorrenti e, anche, di formazioni come Genoa, Sampdoria e Udinese. Nettamente inferiori, sulla carta.
news viola
Benvenuti (mica tanto) sull’altalena Fiorentina
C’è un problema di mentalità. Ecco perchè i viola non sono (ancora) una grande squadra
Ma in campo non vanno i nomi, i curriculum e il monte ingaggi, ma i calciatori. E anche a livello di singoli c'è qualcosa che non funziona nella Fiorentina, al di là dell'assenza (pesantissima) di Giuseppe Rossi, se è vero che a stentare sono soprattutto i "big", quelli che dovrebbero fare la differenza, e che l'avevano fatta fino a pochi mesi fa. Da Cuadrado a Gonzalo Rodriguez, passando per Borja Valero e Pizarro. In tutto questo l'Europa League è una parentesi piacevole, che non basta a salvare il bilancio di questi primi due mesi e mezzo, ma che deve forse far riflettere su alcune gerarchie della rosa viola. Tocca anche all'allenatore, evidentemente, ridare alla sua squadra quella compattezza e quell'identità che hanno contraddistinto la "Fiorentina Olè" dei primi due anni, ponendola tra le grandi del calcio italiano. Quello che, ad oggi, non si può più dire. Almeno finora.
SIMONE BARGELLINI
twitter @SimBarg
© RIPRODUZIONE RISERVATA