Due gol nelle ultime due gare, e in senso più ampio una serie di prestazioni che lo stanno aiutando ad ambientarsi: questo è oggi Marco Benassi, di cui Undici propone un'intervista sull'ultimo numero della rivista.
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Benassi: “Qui per il progetto, non ho mai avuto dubbi. Pioli è uno molto positivo”
Così Benassi a Undici: «Non conoscevo il mister né ci avevo mai parlato prima, però fin da subito al telefono mi diede l'impressione di essere uno di grande positività e voglia di lavorare, il contesto in cui mi trovo bene io»
Di seguito un estratto delle sue parole: «Il progetto di rifondazione incentrato sui giovani è stato il motivo principale che mi ha spinto a venire a Firenze. Mi è stato chiesto se questo poteva essere un rischio, ma io il rischio non l'ho mai preso in considerazione: mi attraeva proprio il fatto di iniziare un percorso in una squadra giovane, facendone parte in pieno. Non conoscevo il mister né ci avevo mai parlato prima, però fin da subito al telefono mi diede l'impressione di essere uno di grande positività e voglia di lavorare, il contesto in cui mi trovo bene io. Anche per questo non ho mai avuto dubbi».
Così sulle sue prospettive di miglioramento: «Ci sono momenti in cui gestire il pallone per far respirare i compagni è più utile di tentare una giocata in verticale. Ci vuole un mix di entrambe le cose (verticalità e temporeggiamento). Si tratta di leggere il gioco, di capire i momenti. Lì devo migliorare tanto perché spesso sbaglio la scelta: a volte dovrei rallentare, invece mi lascio tentare e vado in avanti».
Sull'atteggiamento sul campo: «Caratterialmente so di non essere particolarmente espansivo, ma in fondo si tratta di personalità: c'è chi riesce ad essere più sereno esprimendo tutto quello che ha dentro, come Chiesa ad esempio, e chi invece come me lo è anche se mantenendo un profilo più pacato. Ma ciò che conta, in ogni caso, è la serenità».
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