Un’inattesa foratura ad una gomma dell’auto che li trasportava verso il Comunale di Firenze? Oppure un ritardo nella portata principe della cucina fiorentina, la bistecca, che li ha indotti ad ingannare l’attesa con del Chianti Classico stendendoli come angioletti? Non è dato sapere come mai, sta di fatto che i due segnalinee attesi a Firenze per Fiorentina-Udinese del 7 febbraio 1960, non giunsero a destinazione. L’arbitro decise allora di chiedere aiuto a due improvvisati colleghi fiorentini che con lodevole spirito di servizio si misero a disposizione. Le lodi circa il loro spirito sono giustificate dal fatto che fu un pomeriggio freddissimo e ventosissimo come soltanto a Firenze, quando spira la tramontana, riesce ad essere. L’incontro inizia quindi con dieci minuti di ritardo per l’assenza dei due gaudenti assistenti ma a Gianfranco Petris ne occorrono molti meno - quattro per l’esattezza - per colpire con un micidiale uno-due, grazie a due pregevoli centrate di Miguel Montuori, la porta dei friulani difesa da Luigi Bertossi. La reazione bianconera si concretizza nonostante la forzata uscita dal campo ad inizio ripresa del difensore Odero Gon vittima di un infortunio: tocca ad un futuro prossimo grande viola, Luigi Milan, trafiggere Giuliano Sarti. A questo punto la Fiorentina, in superiorità numerica, comincia nuovamente a macinare calcio cercando di vincere il forte vento che, nel secondo tempo, la sfavorisce. Terminerà comunque 2-1 con i dodicimila infreddoliti spettatori che applaudono la propria squadra che sale a quota 24 in classifica a meno due dal Milan e a meno sei dalla capolista Juventus.
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Battito viola 1960: Bene la vittoria ma…i segnalinee?
Un’inattesa foratura ad una gomma dell’auto che li trasportava verso il Comunale di Firenze? Oppure un ritardo nella portata principe della cucina fiorentina, la bistecca, che li ha indotti ad …
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