Dolce Natale quello del 1935 per una Fiorentina strepitosa che va ad espugnare l’Arena Civica di Milano come già era avvenuto due anni prima. Un campo gelato al centro e cosparso di segatura lungo le fasce accoglie le squadre: l’Internazionale di Peppino Meazza indossa sopra la casacca nerazzurra d’ordinanza, una ulteriore maglia bianca per differenziarsi cromaticamente dal viola degli ospiti - cavallereschi gesti di nobiltà oggi scomparsi. Davanti agli occhi interessati del Marchese Ridolfi e del Commissario Unico della Nazionale Vittorio Pozzo, la formazione tipo della Fiorentina sfodera una partita gagliarda e priva di soggezioni creando tante occasioni da rete con azioni limpide e ben congegnate. Il vantaggio scaturisce da un infortunio del portiere Valentino Degani: un tiro rasoterra dal limite di Carlos Gringa è atteso, in ginocchio, dalle mani del portiere che però, inopinatamente, vede la palla sgusciargli e rotolare in rete. Siamo al quarto d’ora. Prima della fine del tempo Cinzio Scagliotti è il più rapido a impattare un calcio di punizione battuto da Ermes Borsetti. Fiorentina due, Ambrosiana zero. Le parate di un grande ed elegantissimo Ugo Amoretti nella ripresa e rapide azioni di contropiede che tengono in continuo allarme la retroguardia locale, fanno il resto. Con questa prestigiosa vittoria la Fiorentina distanzia la parte bassa della classifica e cerca di ripartire verso una posizione più adeguata. Ecco gli undici vittoriosi di quel pomeriggio: Amoretti, Gazzari, Magli, Pizziolo Mario, Bigogno, Neri, Borsetti, Perazzolo, Morselli, Scagliotti e Gringa.
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Battito viola 1935: L’Arena Civica è espugnata per la seconda volta
Dolce Natale quello del 1935 per una Fiorentina strepitosa che va ad espugnare l’Arena Civica di Milano come già era avvenuto due anni prima. Un campo gelato al centro e …
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