Uno degli indimenticabili del primo scudetto del ’56 nasce a Monfalcone, un altro prodotto dalla fertile terra friulana, proprio come Virgili, Orzan e Toros. Guido Gratton arriva a Firenze dal Como, nel 1953 e, a soli 21 anni, diventa una delle colonne del centrocampo che porterà il primo tricolore all’ombra del campanile di Giotto. Se Julinho e Montuori esprimono la classe e l’estro, se Virgili interpreta la potenza, lui e Prini rappresentano alla perfezione quel tipo di giocatore solido e concreto di cui nessuna squadra può fare a meno. Da buon friulano soltanto apparentemente chiuso e introverso (“Guido il toro”), una volta abbandonato il calcio, Gratton si rifugia nella pittura e soprattutto nel tennis, un po’ per passione un po’ per necessità, anche per rimediare ad investimenti sfortunati e dimenticare una vita sentimentale tormentata. Proprio questa solitudine costituisce un’invitante occasione per gli assassini balordi e vigliacchi che, per pochi spiccioli, lo aggrediscono, la sera di sabato 16 novembre 1996, nel prefabbricato del suo circolo del tennis alle porte di Firenze, dove Guido Gratton aveva deciso di ritirarsi. Un delitto agghiacciante rimasto tuttora impunito.
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Battito viola 1932: Nasce Guido Gratton
Uno degli indimenticabili del primo scudetto del ’56 nasce a Monfalcone, un altro prodotto dalla fertile terra friulana, proprio come Virgili, Orzan e Toros. Guido Gratton arriva a Firenze dal …
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