L'attesa è ormai diventata snervante e si è andati oltre la lecita "pausa di riflessione". Una settimana (domani) è trascorsa dal faccia a faccia tra Montella e Della Valle, ma il tempo per pensare al futuro non è mancato al tecnico negli ultimi mesi. Del resto la situazione non è mai mutata e nel famoso incontro di sabato scorso i dirigenti viola hanno ribadito i piani per il futuro, che sono sempre i medesimi. La palla è dunque passata solo all'allenatore che sta, però, gigioneggiando un po' troppo, proprio come è capitato alla sua Fiorentina nelle sue giornate peggiori. Del resto tutti gli altri allenatori di Serie A, chiamati a dare una risposta al club, hanno ormai sciolto i loro dubbi. In un senso o nell'altro.
news viola
Basta parole, ora servono i fatti. Ma il rapporto è logorato
Il teatrino tra Montella e la proprietà è durato fin troppo, ora Vincenzo dica sì o no. Ammesso che non sia tardi
Sì o no: soltanto questo deve dire adesso Montella. Perchè il "dare la disponibilità" vuol dire tutto e niente e da queste parti s'era già sentito ai tempi di Prandelli: "Sono pronto a firmare per altri 5 anni". Ma poi andò via. La situazione non sembra molto diversa ora, visto che nell'era degli smartphone, di internet e di whatsapp, patron e allenatore si parlano a colpi di comunicati. Farsi una telefonata non sarebbe così difficile, e ormai neppure costoso, ma la sensazione è che i rapporti tra le parti siano ormai ridotti al minimo. E allora sorge anche il dubbio che sia persino tardi per dirsi sì e continuare insieme, col rischio di creare un clima di tensione che nel calcio non fa mai bene. Tocca soprattutto a Montella uscire allo scoperto, raccontare se alla disponibilità teorica corrisponde una volontà nei fatti. Però serve farlo subito senza aspettare che altre situazioni (Roma, per citarne una a caso) diventino più chiare.
SIMONE BARGELLINI
twitter @SimBarg
© RIPRODUZIONE RISERVATA