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Barone/1: “Ora i positivi sono cinque, due giocatori negativi al primo tampone. Sogno? Io e Pradè ci stiamo lavorando”

Il Dg della società gigliata è intervenuto in diretta col canale Instagram ufficiale di gazzetta.it

Redazione VN

Joe Barone, Dg dei viola, è stato ospite di una diretta con l'account Instagram dei colleghi di Gazzetta.it: questi i temi affrontati dal braccio operativo di Commisso.

Le origini e gli intrecci con Firenze

La mia famiglia, con tre fratelli all'età di 8 anni, direttamente a Brooklyn fino all'anno scorso. adesso a Firenze. Giorgio La Pira ha fatto storia, anche lui originario di Pozzallo. Non sono certo al suo livello, grazie a Commisso mi auguro di poter fare il nuovo stadio qui a firenze, sarebbe bellissimo per la città, i tifosi e tutta l'Italia.

Serie A vista dal vivo?

È stato una grande opportunità per cui ringrazio Rocco, il calcio lo vedo allo stesso modo qui o negli Stati Uniti. Qui la pressione è molto più alta, ovviamente. Adesso sono coinvolto in Lega con la Fiorentina ed è un mondo che è divenuto reale e lo vivo con tanto entusiasmo. A New York guardavo la Serie A in un teatro, la domenica mattina. Dove vedevi il sencondo tempo della partita, non sapendo quale sarebbe stata proiettata.Questo negli anni '70, dove mi portava mio padre, tifoso del Napoli. Mio suocero è un grande tifoso della Fiorentina, invece. Negli anni 80 compravo le scarpe Diadora firmate da Giancarlo (Antognoni ndr) che ora ha l'ufficio accanto al mio.

Idoli calcistici?

Ammiravo molto i giocatori tecnici, ad esempio Baggio col goal al Napoli. Lo guardavo giocare in Nazionale, era un orgoglio per noi italo-americani vedere gli azzurri a New York, ai mondiali di USA 94. Mi sono rimaste dentro la nazionale italiana dell'82, così come il modo di giocare di quella Brasiliana.

Giocatore che vorrei portare a Firenze?

Mi metti in difficoltà,  Adesso c'è un giocatore che mi piace molto, ma io e Daniele stiamo cercando di portarlo a Firenze, quindi non lo svelo (ride ndr).

Accoglienza in Lega?

Sono stato accolto molto bene, grazie a Rocco. Era un momento particolare perché si parlava di diritti televisivi, quindi ho assistito a tante discussioni. Ovviamente mi ero informato, avevo letto i verbali e sapevo delle varie posizioni. La Fiorentina era nel mezzo a queste due posizioni e pian piano ho imparato a muovermi, sotto la supervisione di Rocco con cui mi confronto quotidianamente. Ringrazio tutti i miei colleghi, ho imparato come funziona il calcio italiano e come arrivare a decisioni condivise da tutti e 20 i club. È necessario essere uniti, per tutto il calcio italiano, non solo per la Fiorentina. Fa parte della nostra cultura, della nostre tradizioni che trasmettono le squadre con le loro città e i loro tifosi. Una componente quella della cultura da esportare in tutto il mondo.

Calcio italiano prodotto da valorizzare?

Direi di sì, nel calcio italiano sono arrivati investitori stranieri che hanno riportato il loro business nel calcio italiano. Un'altra voce importante è quella dei social media per trasmettere la voce di tutti i tifosi. Ho letto poi degli investitori americani che vorrebbero investire per far crescere il nostro calcio. Vediamo se in Consiglio questo tema verrà fuori.

Unanimità per la ripresa?

Siamo stati tutti compatti, lo abbiamo scritto nel comunicato. La salute è la massima componente per tutti, ma vogliamo giocare. Stiamo aspettando questo protocollo per capire come riprendere e con quali regole, per farlo sapere ai nostri giocatori come andremo avanti. Abbiamo tante persone che abbiamo perso, le tante vittime dobbiamo rispettarle. È un momento delicato in cui è necessaria maggior chiarezza. Sono convinto e fiducioso che riprenderemo. Personalmente non conosco Spadafora, in Lega ci parlano Dal Pino e De Siervo.

Le positività in squadra?

Dei 6 tesserati solo in cinque sono attualmente positivi: è guarito un membro dello staff. Due giocatori sono negativi già al primo tampone, domani faranno il secondo. Rispettiamo la loro privacy. Domani abbiamo il consiglio di Lega, siamo disposi a giocare se le regole saranno quelle adeguate. Il 18 (giorno della ripresa) abbiamo bisogno di sapere cosa ci aspetta.

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