Paulo Sousa sta mollando la presa su Joaquin, il Betis Siviglia invece la sta impugnando meglio. Il portoghese sembra aver alzato bandiera bianca, gli spagnoli invece sarebbe pronti a sventolare quella bianca e verde, colori sociali del club, nel caso in cui riuscissero a regalare l'idolo di Siviglia alla piazza. La dirigenza viola, invece, continua a mantenere alto il proprio muro, nessuno dei dirigenti fa trasparire un'apertura verso la cessione. Questione di punti di vista, sempre. Nella mattinata di oggi Joaquin non si è allenato col resto della squadra, ormai anche Sousa non lo sta più considerando un effettivo della rosa. Ma lo scenario che si è creato è solo temporale, tutt'altro che definitivo. Sì perché se il Betis dovesse irrobustire la propria offerta allora il giocatore potrebbe essere ceduto e risolvere una volta per tutte la vicenda. Se così non fosse Joaquin resterebbe in viola e tornerebbe a disposizione della Fiorentina.
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Bandiera bianca… e verde?
La bandiera bianca di Sousa, quella bianco e verde del Betis... Joaquin parte davvero? Se così non fosse...
Resta da capire, invece, al di là del principio che la Fiorentina vuole far rispettare, quanto giovi alle casse viola tenere un giocatore, tra i più pagati e non più di primo pelo, a Firenze contro la sua volontà. Il bilancio viene già appesantito dai bonifici che vengono effettuati mensilmente sul conto di Montella e irrigidirsi su Joaquin dopo aver fatto un mirato lavoro di riduzione del monte ingaggi suonerebbe come un controsenso. Al contempo però è corretto anche non cedere il giocatore per poche centinaia di migliaia di €. Entro il fine settimana la vicenda potrebbe ma soprattutto dovrebbe essere risolta. Se Joaquin dovesse realmente rimanere Sousa dovrebbe ripartire da zero col giocatore che lui, a differenza della società all'inizio del mercato, ha sempre ritenuto incedibile. Se si guarda bene verso l'orizzonte della vicenda si intravede il colore della bandiera che sventola...
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