Un esame? No, ma una simulazione comunque impegnativa. La Fiorentina estiva meno convincente dell'ultimo decennio si appresta ad affrontare in Portogallo lo Sporting Lisbona di Jorge Jesus, in una sfida che di amichevole vanta nient'altro che nome e precedenti. Perché il contesto, quello che interessa a Stefano Pioli e al suo staff, è tutt'altro che amichevole. Le quattro gare di Moena, come di consueto, hanno segnalato tutto e niente: sono arrivate vittorie consistenti contro avversari che consistenti certo non lo erano, ma anche un pareggio piuttosto imbarazzante al primo test semi-serio. All'interno della rosa sono emerse poche certezze nelle prime settimane di lavoro, ed è su questo punto che sarà fondamentale premere entro l'inizio del campionato.
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Stasera a Lisbona potremo osservare con occhio (un po') più critico la condizione della squadra di Pioli
A Lisbona l'ambiente sarà diverso, e dopo una settimana esatta dall'1-1 contro il Bari è lecito aspettarsi maggiore armonia, oltreché un livello di prestazione più continuo. Non ci sono dubbi sul modulo: Pioli schiererà i suoi con il 4-2-3-1 di rito, che dovrà essere necessariamente rimaneggiato viste le partenze ma da cui si aspetta naturalmente risposte di un certo tipo. Tra i pali ci sarà Sportiello (ci sarebbe stato a prescindere, ma la cessione di Tatarusanu al Nantes toglie ogni singolo dubbio), mentre la linea a quattro di fronte a lui sarà composta da Gaspar, Hugo, Astori e Maxi Olivera. I giorni di allenamento compresi tra il 22 luglio e quest'oggi sono stati soltanto 5, ma l'intensità delle sessioni dovrebbe essere stata d'aiuto in particolar modo a quei giocatori che, come il brasiliano ex Palmeiras, hanno fatto fatica a comprendere le richieste di Pioli a Moena.
Sulla mediana difficilmente ci sarà già spazio per Veretout; probabile piuttosto un impiego del duo Sanchez-Cristoforo, con Vecino che non ha preso naturalmente parte alla spedizione. Saponara e Badelj sono invece out per via dei rispettivi infortuni. Spazio a Ianis Hagi sulla trequarti alle spalle di Babacar (la situazione relativa a Kalinic è ancora da definire), mentre sugli esterni dovrebbero agire Chiesa e Zekhnini. Per quest'ultimo in particolare il test portoghese rappresenta un'occasione importante, visto e considerato che proprio nel suo ruolo si stanno sollevando i maggiori interrogativi. Gli esclusi "d'eccezione" dall'undici titolare, oltre ai già menzionati Kalinic e Veretout, sarebbero dunque Tomovic e Milenkovic.
Un fattore da non sottovalutare in ottica giudizio è la condizione atletica dello Sporting, che inizierà il proprio campionato il 6 di agosto. Logico che gli uomini di Jorge Jesus possano vantare una forma migliore, ed è per questo che il risultato finale dovrà essere preso con le molle. Ciò da cui questa Fiorentina non potrà prescindere, in ogni caso, sarà un segnale di presenza: serve convincere, prima ancora che vincere. Almeno in precampionato.
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