Rafal Wolski e Marko Bakic, ovvero le due facce della stessa medaglia. A decidere questa volta però non è la sorte, bensì mister Vincenzo Montella, voce molto più autorevole in casa Fiorentina rispetto al mero caso. La questione è semplice e strettamente pratica: questa squadra piena di stelle, progettata e costruita per il presente, non potrà essere la vetrina migliore per tutti i giovani talenti della rosa viola. Ed anche il discorso sulle tre competizioni potrà reggere fino ad un certo punto della stagione visto che l'obiettivo sarà essere competitivi in campionato come in Europa League, senza dimenticarsi della Coppa Italia. In questo senso il ritiro di Moena è stato una sorta di selezione naturale per i due giovani, il polacco ed il montenegrino appunto, che più sembravano in bilico tra permanenza e cessione.
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Bakic “l’apprendista Lodi” batte Wolski
Prime valutazioni per i giovani. Montella crede in Bakic regista (COMMENTA)
Le scelte di Montella lasciano poco spazio alle interpretazioni e per Wolski, ormai stabilmente nel gruppetto degli esuberi durante gli allenamenti, si profila un prestito al fine di accumulare l'esperienza necessaria per ritagliarsi uno spazio da protagonista nella Fiorentina del futuro. Diametralmente opposto il giudizio su Bakic che, dopo un stagione travagliata con la maglia del Torino per via di qualche infortunio, sembra aver ingranato la marcia giusta. Mercato permettendo, ricoprirà il ruolo di vice-Pizarro, un'intuizione tattica tutta di Montella. Bakic nasce infatti come trequartista ed il suo spostamento a centrocampo ricorda molto l'esperimento di Catania con Lodi, scelta che poi si rivelò vincente. Ancora diciassette giorni per far far ricredere Montella o confermare il suo giudizio maturato fino a questo punto della preparazione, poi sarà il tempo del calcio vero.
Da Moena - ALESSIO CROCIANI
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