Nei giorni della tragedia e del lutto, il riferimento dello spogliatoio viola fu Milan Badelj. Fu lui ad ereditare la fascia di capitano e a leggere la struggente lettera della squadra nel giorno del funerale. Ad un anno dalla scomparsa di Davide Astori, il croato lo ricorda così a Sky Sport: "Nella mia casa a Zagabria custodisco quella lettera e anche la fascia che ho indossato dopo di lui. Mi ricordo che quando vedevo sua figlia Vittoria prendevo un po' di frutta che a lei piaceva tanto, e mi ricordo che una volta non gliela portai e lei ci rimase male. Le piaceva tanto l'uva e da allora questo frutto è diventato un simbolo del nostro rapporto. Col Benevento c'era un'aria irrespirabile, che ti fa capire che c'è qualcos'altro nel mondo oltre a noi. C'è lo spirito. Al Franchi si sentiva un clima surreale, non da questo mondo. All'inizio è stato uno shock ma poi mi sono ripreso. Lo abbraccerei per non lasciarlo mai".
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Badelj un anno dopo Astori: “Ho capito che c’è qualcosa oltre a noi. Alla piccola Vittoria…”
Il ricordo di Astori nelle parole dell'ex viola Milan Badelj
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