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Bacca vs Kalinic, “operazione ritorno al gol”: sfida a metà tra vero e falso nueve

Milan-Fiorentina è anche la sfida tra i due attaccanti simbolo dei rispettivi reparti

Giacomo Brunetti

"Luci a San Siro che si accenderanno anche per loro: Carlos Bacca e Nikola Kalinic - tra chi arriva dalla remota Colombia e chi invece ha dovuto semplicemente attraversare il Mar Ionio - dovranno illuminare la serata milanese che domani sera vedrà la Fiorentina impegnata contro la formazione del suo ex allenatore Montella. Il tecnico ed i viola si conoscono, ma la gara rimane comunque aperta: in palio c'è la corsa - ma soprattutto il rimanere in corsa - per l'Europa.

"A guidare il reparto offensivo avversario l'incognita di questo Milan, uno dei giocatori più rappresentativi che sta però facendo fatica a trovar spazio: tra Lapadula e falso nueve, la vita rossonera del colombiano è diventata tutta d'un tratto più ostica ed amara. I dati parlano chiaro, le otto reti in venti partite sono un biglietto di presentazione invidiabile ma in netto calo rispetto a quelli "stampati" nelle scorse stagioni: l'ultimo acuto il 16 gennaio 2017 a Torino, quando Mihajlovic dovette fare i conti con la rimonta guidata anche dal suo vecchio attaccante. Deulofeu poi, non pronunciategli quel nome: con l'arrivo dello spagnolo, Bacca ha trovato sempre meno spazio poiché Montella si è affidato al nuovo acquisto per occupare la posizione centrale nel reparto avanzato. L'occasione del rilancio per El Peluca - che contro la Fiorentina potrebbe partite titolare - già a segno contro i viola lo scorso anno: finì 2-0 per i rossoneri.

"Dall'altra parte del campo, ma con intenzioni simili, ci sarà con ogni probabilità Nikola Kalinic: reduce da settantasette minuti in Europa League contro il Borussia Monchengladbach, il croato vorrà tornare ad esultare in campionato, visto che la rete manca da tre gare - di cui due saltate per infortunio - ed i suoi gol saranno essenziali per le ambizioni della Fiorentina.

"Un duello a distanza tra due attaccanti situati a metà tra modernità e conservazione: veri nueve o falsi nueve? Difficile definirli, sicuramente più legati alle caratteristiche del classico centravanti ma con alcune note fuori dagli schemi, ideologici ma anche tattici. Il colombiano, sebbene sia stato "scartato" da Sarri in estate perché troppo fine a sè stesso e non ben incorporabile nel sistema della squadra, rimane un vero e proprio finalizzatore: la sua miglior qualità? Quella di essere cinico e spietato negli ultimi metri. Capacità che a volte manca a Kalinic, abile però nel svariare su tutto il fronte offensivo garantendo spazi ed opportunità ai compagni: riesce a far reparto da solo, come Bacca d'altronde, che però sa essere rapace con meno propensione al lavoro sporco. Forse anche per questo Montella, abituato a schierare giocatori meno statici e più dinamici, vi ha saputo a volte rinunciarci, seppur non a cuor leggero.

"Sarà anche la loro sfida: tra filosofie di gioco e la voglia di tornare a segnare per riprendersi la scena e la squadra.

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