Babacar e Bernardeschi. Nella vittoria della Fiorentina contro l'Inter c'è tanto fattore B. I due gioiellini cresciuti in casa hanno avuto un impatto notevole sul match contro i nerazzurri. Iniziamo dal numero 10, che Sousa per la prima volta da attaccante esterno, libero di liberare il proprio estro e da eccessivi compiti difensivi. Bernardeschi ha risposto presente, con serpentine ubriacanti, fantasia a tutto campo e assist per i compagni (vedi Ilicic). Non ultimo, anzi, ha causato anche il fallo che ha portato alla seconda ammonizione di Telles.
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Babacar e Bernardeschi, quando conta il fattore B
Sousa si affida ai propri giovani talenti, e non solo, per andare avanti in Europa e proseguire la corsa Champions
Un'espulsione che ha svoltato la partita, perché in quell'istante Sousa ha cambiato idea: dentro non più solo Tino Costa, ma anche Babacar. E pure il senegalese ha battuto un colpo, da tre punti. Pochi minuti in campo, circa una decina, sufficienti per colpire al primo pallone buono. Serpentina di Zarate, Handanovic respinge, flipper impazzito e palla in rete. Coscia, spalla o petto, poco importa, Babacar ha lasciato il segno, consegnando alla Fiorentina una vittoria fondamentale nella corsa al terzo posto, di nuovo viola dopo il momentaneo sorpasso della Roma.
Babacar e Bernardeschi. Nel tour de force delle prossime settimane, in cui la Fiorentina incrocerà due volte Tottenham, Atalanta, Napoli e Roma, serviranno anche le loro qualità: classe, tecnica e spirito di sacrificio del numero 10, killer instict e peso specifico in area del numero 30. Sousa si affida al fattore B, e non solo, per andare avanti in Europa e proseguire la corsa Champions.
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